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Cronaca

«Mio padre, vittima dell’ambulanza della morte: giustizia ora è fatta»

«Anche se una persona sta per morire, non sei nessuno per decidere per lei il momento esatto»

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Ai microfoni della Tgr Sicilia parla Michelangelo Gagliano. È il figlio di Salvatore, una delle vittime del caso “Ambulanza della morte”. La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Davide Garofalo, accusato di tre omicidi su tre malati terminali. Persone uccise con un’iniezione di aria nelle vene, nel breve tragitto dall’ospedale di Biancavilla alle loro abitazioni. Una delle vittime è proprio Salvatore.

«È una vittoria», commenta il figlio, intervistato da Lucia Basso. Una sentenza che fa giustizia, ma il dolore resta. «Anche se una persona sta per morire – dice Michelangelo – non sei nessuno per decidere per lei il momento esatto, solo per guadagnare qualche euro».

Davide Garofalo, assieme ad Agatino Scalisi (condannato a 13 anni in secondo grado per un quarto omicidio), ha agito per accelerare la morte dei malati terminali. Un modo per lucrare la “provvigione” sui funerali e sulla vestizione delle salme. Una condotta avallata da gruppi mafiosi di Adrano e Biancavilla.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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