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Influenza italiana sul settore globale delle slot online

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La forza e il potenziale di crescita del mercato italiano delle scommesse e dei giochi online sono stati enfatizzati da due accordi di alto profilo lo scorso anno, quando i più grandi operatori hanno intrapreso azioni di consolidamento. Il colosso del private equity Apollo Global Management è stato il primo a fare la sua mossa, consolidando un noto brand nazionale del settore del gioco d’azzardo con altri molto noti a livello internazionale in un accordo del valore di circa 950 milioni di euro per riunire gli investimenti in marchi sia al dettaglio che online.

I grandi gruppi che controllano il mercato italiano delle slot online

Con due grandi gruppi che controllano la fetta più grande del mercato italiano delle slot sarebbe saggio aspettarsi ulteriori passi verso il consolidamento. La domanda è: cosa significa questo per il settore? Innanzitutto è importante sottolineare che ciò accade nella maggior parte dei mercati maturi, quindi non sorprende che ciò avvenga laddove esiste un’opportunità di crescita organica, come in Italia. In un contesto di diffuso divieto pubblicitario imposto all’industria del gioco d’azzardo italiana, alcune società di Management hanno fatto la scelta interessante di investire nelle imprese italiane con sede a terra. Sebbene tali iniziative su larga scala possano essere viste come un voto di fiducia nel potenziale di crescita dell’Italia, nel contempo si rivelano anche come una copertura del rischio, date le continue difficoltà poste dal divieto di pubblicità nel promuovere i marchi tra i giocatori. Il portafoglio diversificato di alcune aziende di caratura mondiale fornitrici di slot per casinò online insieme a quelle sviluppate da terze parti in Italia, stanno influenzando il mercato globale e lo faranno probabilmente anche nel prossimo futuro.

I nuovi orizzonti italiani che influenzano il mercato delle slot

L’intenzione delle principali aziende italiane che hanno l’esclusiva su alcune slot online è quella di far crescere l’attività di aggregazione, non solo in Italia ma anche in altri mercati selettivi dove titoli simili avranno un appeal diffuso, e quindi ci sarà l’opportunità di lavorare più a stretto contatto che mai con i capisaldi del settore di rilievo internazionale. Ciò significa che si possono iniziare a definire strategie per entrare in questi nuovi mercati. L’America Latina ad esempio è una regione di particolare interesse, dato che giochi con stili e temi simili a quelli apprezzati dai giocatori in Italia ogni giorno guadagnano terreno anche tra quelli di lingua latina. Le slot che hanno un tema occidentale e uno stile comico sono un buon esempio di questa tendenza e ciò che troviamo anche sono somiglianze nelle preferenze dei giocatori come video bingo, roulette e giochi con jackpot. In termini di tipo di contenuto che continuerà a risuonare tra i giocatori mentre il mercato italiano dei giochi online continua nel suo percorso di crescita, si ritiene inoltre che sul suddetto mercato venga inserita una selezione di giochi in grado di competere fortemente con titoli focalizzati a livello internazionale.

I giochi di slot di maggior successo esportati dalle holding italiane

Portando ad esempio Book of Ra, il gioco VLT di maggior successo in Italia, nel mondo online, abbiamo visto quanto i contenuti terrestri siano rilevanti per un pubblico digitale globale.  Allo stesso modo nei Paesi Bassi, abbiamo assistito a prestazioni stellari da parte dei titoli classici prodotti da quella che era Eurocoin (ora Greentube Netherlands), che si collocano in cima alle classifiche delle prestazioni per tutti i clienti. Allo stato attuale, il mercato più grande per le slot è quello dei punti vendita al dettaglio, dove molto spesso le persone mettono il resto dell’espresso mattutino nelle macchine AWP dei bar in cambio di intrattenimento. Tuttavia c’è molta strada da fare prima che l’Italia raggiunga il suo potenziale in termini di gioco online e quello che abbiamo visto di recente è che un certo numero di aziende che hanno radici nel settore fisico hanno visto la loro quota di mercato crescere in modo significativo. Ciò è particolarmente vero per gli operatori di scommesse sportive con presenza fisica.

Attualità

Sicilia, tra turismo e… tennis

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La Sicilia è sempre stata una delle mete preferite dai turisti per le vacanze. Il sole, il mare, le sue bellezze naturali, il grande patrimonio culturale sono tutti motivi per cui ogni anno la Regione viene presa d’assalto dai viaggiatori che la scelgono come destinazione per trascorrere qualche giorno di relax. Ogni parte dell’Isola ha le sue meraviglie da scoprire e non è difficile imbattersi in qualche visitatore anche in posti meno conosciuti e in periodi di bassa stagione.

Tuttavia, negli anni, la Sicilia è diventata nota anche per aver dato i natali a tanti sportivi di alto livello. Se si pensa al calcio, ci sono i vari Salvatore Schillaci e Giuseppe Furino, tra i migliori nel loro ruolo a suo tempo, con il primo che è arrivato anche ad un passo dal diventare campione del mondo con la Nazionale a Italia ’90.

Nel ciclismo, invece, c’è stato il grande Vincenzo Nibali, vincitore sia al Giro d’Italia che al Tour de France tra i tanti successi della sua carriera. Questi, insomma, soltanto per citare alcuni dei grandi nomi che hanno fatto esultare il popolo italiano in più di un’occasione.

Tra i vari sportivi che si sono presi i riflettori, però, ci sono anche alcuni tennisti e, in particolare, Marco Cecchinato, Salvatore Caruso e Gianluca Naso.

I migliori tennisti siciliani

Marco Cecchinato è di gran lunga il giocatore siciliano che ha ottenuto più risultati in carriera. Specialista della terra battuta, il classe ’92 nativo di Palermo è stato semifinalista al Roland Garros 2018 diventando così il terzo italiano nell’era Open ad aver centrato questo risultato. L’anno dopo si è issato addirittura al 16° posto del ranking mondiale, per un traguardo che forse neanche i più esperti di analisi delle statistiche legate alle scommesse e quote sul tennis si sarebbero mai aspettati essendo stato tagliato soltanto da otto azzurri prima di lui.

Il suo primo trofeo, invece, risale al 2013, quando si aggiudicò il Challenger di San Marino imponendosi in finale sull’attuale capitano della Nazionale di Coppa Davis Filippo Volandri. Il secondo arriva invece due anni dopo a Torino, dove nell’ultimo atto del torneo batté Kimmer Coppejans. Da quel momento in poi, è un’escalation continua, con il terzo titolo Challenger vinto a Milano contro Laslo Djere (attuale top 50 Atp), e il quarto conquistato a Roma l’anno dopo in finale contro Jozef Kovalik.

È l’inizio del suo percorso all’interno del tennis che conta che lo porterà poi, come detto, a giocarsi una storica semifinale al Roland Garros, dove venne sconfitto da Dominic Thiem. Per arrivarci, non solo eliminò giocatori importanti come Carreno Busta e David Goffin, ma si tolse anche il lusso di battere l’attuale numero uno del mondo e 24 volte campione Slam Novak Djokovic. Una partita epica per Ceck, così come viene chiamato dagli amici, e per tutta l’Italia, che da tempo non aveva un tennista che si spingeva così in avanti in uno Slam.

Purtroppo per il siciliano, quello rimarrà il miglior torneo della sua carriera, con la discesa in classifica che ebbe inizio già l’anno dopo nonostante la vittoria a Buenos Aires. Ciò che più gli è mancato da quel momento in poi, è stata la costanza di risultati, complice qualche acciacco di troppo che gli ha permesso di difendere i punti di alcuni tornei.

Un altro ottimo tennista siciliano è stato inoltre Salvatore Caruso, avolese classe ’92 che in carriera ha raggiunto la 76esima posizione nel ranking Atp come miglior piazzamento, mentre nel suo palmares ci sono due titoli del circuito maggiore. Tra i suoi migliori risultati ricordiamo la semifinale disputata a Umago nel 2019, il terzo turno al Roland Garros dello stesso anno e il terzo turno agli US Open della stagione seguente che ha contribuito a portarlo al 76° posto della classifica mondiale.

Oltre a loro, c’è stato poi Gianluca Naso, trapanese classe ’87 che prima di ritirarsi definitivamente dalle scene ha raggiunto un best ranking in 189esima posizione.

Le promesse della Sicilia

Mentre Cecchinato e Caruso si apprestano a disputare gli ultimi anni della sua carriera, altre due promesse del tennis siciliano stanno pian piano ritagliandosi uno spazio nel circuito maggiore femminile. Parliamo di Anastasia Abbagnato e Giorgia Pedone.

La prima è una palermitana classe 2003, nonché nipote della nota ballerina Eleonora Abbagnato. Ancora non ha ottenuto risultati importanti a livello Wta, ma sono in molti a scommettere su di lei in futuro. Stesso discorso anche per la Pedone, che a 19 anni si è portata intanto alla 276esima posizione del ranking mondiale oltre a vincere l’ITF di Santa Margherita di Pula nella stagione passata.

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