Editoriali
Se Facebook “censura” ed elimina una notizia di cronaca: a noi è successo
Decisione presa da un algoritmo generato da chissà quale server: è la prima volta dal 2014
Un cane aggredisce un giovane a Biancavilla, costretto ad essere trasportato al “Cannizzaro” ed essere medicato e suturato per le profonde ferite ad un avambraccio.
Una notizia di cronaca, che abbiamo raccontato con criteri giornalistici, dopo le dovute verifiche, secondo criteri professionali e deontologici del giornalismo. Eppure, Facebook la ritiene un contenuto che «viola i nostri standard della community in materia di spam».
Questa la “sentenza” (con automatica eliminazione del post che riportava il relativo link di Biancavilla Oggi), senza specificare come una notizia di cronaca possa essere in contrasto con le regole di un social che lascia passare, invece, contenuti decisamente discutibili.
È la prima volta che ci capita, dopo migliaia di contenuti condivisi sulla piattaforma in quasi dieci anni. E non c’è possibilità di “appellarsi” ad una decisione presa da un algoritmo generato da chissà quale server.
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Editoriali
Europee, snobbata piazza Roma: la politica va in sale festa e case private
I biancavillesi chiamati al voto sono 18.865, ignari di una campagna elettorale svolta tra intimi
Macché politica di piazza. Altro che politica tra la gente. A Biancavilla, la campagna elettorale per le Europee ha snobbato il cuore della città. Ai piedi del campanile di Carlo Sada – da oltre un secolo faro e testimone della partecipazione democratica – nessun comizio e nessun passaggio di candidati.
Eppure, buona parte delle forze politiche si sono mosse, invitando ed accogliendo diversi aspiranti europarlamentari. Lo hanno fatto, però, tra intimi e portatori di voti, riuniti in sale festa, ville, ristoranti e residenze private. Già, persino abitazioni per fare campagna elettorale.
A Biancavilla si sono visti (in ordine casuale): Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza, Giuseppe Antoci, Massimiliano Giammusso, Antonio Nicita…
Cosa hanno detto, fatto, promesso, denunciato? Non è dato saperlo. Nessun invito ai giornalisti, nessun comunicato stampa.
I biancavillesi chiamati alle urne sono 18.865 (cioè 9070 donne e 9795 uomini). Ignari di una campagna elettorale “privata”, rivolta alle truppe dei partiti e delle correnti di partito. Una campagna staccata dai cittadini. In lontananza, l’immancabile e inconfondibile voce di Alfio Petralia, amplificata dal megafono attaccato alla sua Fiat 500, sembra un’eco proveniente da un passato che assume i toni della malinconia.
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