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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

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Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

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