Scuola
Crollo di calcinacci, scongiurati i doppi turni al plesso “Verga” di Biancavilla
Sistemazione temporanea degli alunni presso l’Istituto Tecnico Industriale e l’Istituto “Maria Ausiliatrice”

Scongiurati i doppi turni per gli alunni del plesso Grassura di via Liguria, 2° Circolo didattico di Biancavilla, dove tra giovedì e venerdì scorsi – in un’aula al primo piano dell’istituto – si è registrato il crollo di calcinacci.
L’intervento tempestivo dell’assessore alla Pubblica istruzione, Vincenzo Randazzo, in coordinamento con la dirigente scolastica Titti Gennaro, rende fattibile una soluzione temporanea.
Nell’attesa del completamento dei lavori complessivi di consolidamento, già conclusi quelli che riguardano l’aula interessata, dieci classi – le quarte e le quinte – saranno ospitate dell’Istituto tecnico industriale – in via Giambattista Vico – e nell’Istituto “Maria Ausiliatrice” di via Mongibello. Cinque classi per ogni struttura scolastica. Lunedì, quindi, si torna a scuola.
«Questa soluzione – commenta l’assessore Randazzo – evita del tutto il ricorso ai doppi turni che avrebbero creato disagi a tutti. Grazie a una sinergia positiva attivata con la dirigente scolastica Gennaro, siamo riusciti in pochi giorni a risolvere una questione che stava a cuore a tutti”.
«Ho attivato subito l’ufficio tecnico – spiega il sindaco Antonio Bonanno – affinché monitorasse la situazione al piano superiore, chiuso a scopo precauzionale. Nell’aula dove si è verificato il crollo di calcinacci è stato già tutto sistemato. Grazie a un contributo della Regione Siciliana, stiamo già intervenendo per garantire le condizioni di sicurezza di tutto il soffitto. I lavori saranno completati in breve tempo per consentire il ritorno alla normalità. Nel frattempo, per dieci classi è stata trovata una soluzione».
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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