Cronaca
Blitz “Ultimo atto”, misure cautelari confermate: in 13 restano in carcere
L’operazione ha consentito di falciare il ricostituito clan di Biancavilla e svelare gli affari illeciti
Restano tutti in carcere. Ai soggetti coinvolti nell’operazione Ultimo atto, il Tribunale del riesame ha confermato le misure cautelari. Un blitz antimafia, portato a termine a Biancavilla, coordinato dalla Dda di Catania e condotto dai carabinieri del comando provinciale. Il prossimo passaggio, dunque, è quello del rinvio a giudizio, che potrebbe anche avvenire tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo.
Il sindaco Antonio Bonanno ha annunciato la costituzione di parte civile del Comune di Biancavilla. Con voto unanime della Giunta è stata data relativa autorizzazione al primo cittadino e nominato un legale, l’avv. Sergio Emanuele Di Mariano.
L’operazione ha permesso di falciare il ricostituito clan di Biancavilla (con a capo Giuseppe Mancari u pipi, affiancato da Giovanni Gioco) e gli affari illeciti nel settore delle estorsioni, dello spaccio di sostanze stupefacenti e nel monopolio del trasporto merci.
Le misure cautelari in carcere, indicate nelle 820 pagine di ordinanza firmate dal Gip Daniela Monaco Crea, avevano riguardato 13 soggetti. Si tratta, oltre Mancari e Gioco, di Placido Galvagno, Piero Licciardello, Salvatore Manuel Amato, Mario Venia, Fabrizio Distefano, Nicola Minissale, Nunzio Margaglio, Carmelo Militello, Ferdinando Palermo, Alfio Muscia e Carmelo Vercoco. A loro si aggiungono altri cinque indagati a piede libero.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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