Scuola
Viola, 11 anni, ricorda il suo parente Salvatore Furno, vittima delle foibe
Cerimonia nella scuola media “Luigi Sturzo” con omaggio floreale e intonazione del “Silenzio”

«Ho provato e provo ancora tanto dolore di fronte a questa verità. Ma provo anche tanto orgoglio al pensiero che un mio parente, anche se lontano e che non avrei mai potuto conoscere, ha sicuramente affrontato con coraggio la morte e che oggi viene ricordato per questo».
Viola Furno ha 11 anni ed è un’alunna della scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla. Con queste parole ha voluto ricordare un suo familiare, Salvatore Furno, una delle vittime delle foibe.
Proprio nel piazzale dell’istituto, due anni fa era stata posta una stele in ricordo di Salvatore Furno. Insegnante biancavillese, fu catturato dai partigiani jugoslavi a Muggia e condotto a Capodistria da dove, il 25 maggio del 1945, fu deportato in località sconosciuta. La sua storia era stata raccontata e salvata dall’oblio da Biancavilla Oggi.
Nella scuola biancavillese diretta da Concetta Drago una cerimonia è stata organizzata per il “Giorno del ricordo” con il sindaco Antonio Bonanno e l’assessore Vincenzo Randazzo. Il M° Carmelo Sapienza ha intonato il Silenzio. Deposto un cesto di fiori davanti al segnacolo che ricorda il sacrificio di tutte le vittime delle foibe.
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Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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