Connect with us

Storie

Esuberante, ironica e anticonformista: “zia” Franca Calaciura compie cent’anni

Tra le prime donne di Biancavilla ad avere preso la patente di guida, fu volontaria Unitalsi e al “Cenacolo”

Published

on

Cento candeline per la biancavillese Franca Calaciura. «Una donna al servizio degli ultimi», come lei stessa ama dire di sé. Trent’anni passati da volontaria all’Unitalsi, oltre all’incarico di vicedirettrice del “Cenacolo Cristo Re”, fondato da mons. Giosue Calaciura, con il quale c’era un rapporto di parentela.

Un compleanno speciale per “zia Franca”, attorniata dall’affetto di 40 tra nipoti e pronipoti. Un traguardo festeggiato nella sua parrocchia dell’Idria, dove ha partecipato alla messa, presieduta da padre Giovambattista Zappalà. E poi a Villa delle Favare per un momento voluto dall’amministrazione comunale.

Carattere vivace, allegro ed esuberante, quello della “signorina” Calaciura. Dopo aver frequentato la scuola elementare a Biancavilla, inizia la scuola media ad Adrano, viaggiando in carrozza con i compagni. Il padre, che teneva molto all’istruzione ed all’educazione dei figli, dopo l’ennesima marachella da “maschiaccio”, la manda in collegio ad Acireale. Qui proseguirà gli studi fino alla licenza liceale, ma la vita collegiale non spegne la sua vivacità.

Studia Medicina all’Università di Catania, ma irrompe la guerra. Pur non arrivando alla laurea, si occupa di tutti i malati in famiglia e fuori casa. Si appassiona all’arte del cucito. Disegna, crea e realizza modelli di abiti da sera per se stessa, per la sorella e poi anche per le nipoti. Confeziona abiti per cerimonie e vestiti di Carnevale per i bambini.

Bella ed elegante, ammirata e corteggiata da molti, Franca è intelligente ed eclettica, vagamente anticonformista, al punto da guidare un’auto. Tutti la cercano, soprattutto nelle feste: «Se c’è Franca, il divertimento è assicurato».

Il sindaco Antonio Bonanno ha voluto accoglierla in fascia tricolore. «Mi ha raccontato – dice il primo cittadino – di essere stata una delle prime donne biancavillesi ad avere preso la patente. Lucida, ironica, tenerissima, da brava cuoca ricorda ancora le ricette con le quali ha deliziato negli anni i propri familiari. E quando non era ai fornelli, era lei che cuciva i vestiti della festa per parenti e amici. A questa donna speciale che custodisce ancora una carica umana straordinaria ho donato il più caloroso tra gli abbracci. Auguri “zia Franca”, orgoglio e vanto di tutta la città di Biancavilla».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Storie

Il bambino di Biancavilla tra i paladini di Francia: Tommaso e i suoi pupi siciliani

A soli 8 anni si è esibito già con il suo teatrino di legno, portando in scena “L’Orlando innamorato”

Published

on

GOODNEWS.
Questa è la Biancavilla che ci piace

Una grande passione per i pupi siciliani al punto che non soltanto li colleziona, ma si cimenta pure nell’allestimento scenico e nella recitazione, imparando a memoria e interpretando lunghi dialoghi, mentre le sue mani muovono i fili. Tommaso Francesco Lavenia ha otto anni e il prossimo anno scolastico andrà in quarta elementare nel plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla.

In queste sere d’estate si è esibito in piazza Cisterna a Ragalna, nell’ambito della “Summer Fashion Week”. Davanti a un numeroso pubblico, con il suo teatrino in legno, ha portato in scena “L’Orlando innamorato”, dando carattere, movimento e voce ad ogni pupo. Una passione, forse un talento. Per lui, applausi e incoraggiamenti. Sorprende come ad appena 8 anni, Tommaso Francesco stia seguendo un interesse inconsueto per la sua età. Uno sforzo che, al di là del gioco, rivela dedizione, studio e sensibilità artistica.

Tutto è nato per caso a Taormina, quando in un ristorante ha visto esposto un classico pupo siciliano. Da lì è scoccata la curiosità, accentuata quando a casa, tra i vecchi giochi del papà, ha trovato un “Orlando”. Poi, l’acquisto dei primi pezzi, alcuni in pessime condizioni e restaurati. Altri ancora costruiti in legno. Una collezione che ormai conta una trentina di pupi.

In questa sua passione ha coinvolto i genitori, Placido e Valeria, e anche i nonni, che lo hanno aiutato nella realizzazione dei costumi. Su YouTube è andato a cercare rappresentazioni dei pupi siciliani, ha studiato a memoria i lunghi dialoghi, integrando anche personaggi biancavillesi con riferimenti a San Placido e alla Madonna dell’Elemosina.

Tommaso Francesco si è tuffato così nel mondo epico-cavalleresco dei paladini di Francia, di Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo. Ha avuto pure l’opportunità di conoscere da vicino alcune famiglie siciliane che da generazioni custodiscono quest’arte: i “Napoli” di Catania, i “Puglisi” di Sortino, “Ariosto e Calabretta” di Acireale.

Un grande patrimonio culturale, non a caso proclamato nel 2001 dall’Unesco «capolavoro orale e immateriale dell’umanità», che mescola teatro, letteratura, tradizione e artigianato. Un patrimonio nel quale il piccolo Tommaso Francesco sperimenta la sua passione, preferendolo ai giochi digitali che lo terrebbero incollato per ore davanti a uno schermo, come accade a tanti suoi coetanei.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading

Storie

Chiude il “Tropical Bar”: quel ritrovo giovanile nella Biancavilla Anni ’80 e ’90

Il locale di Pietro Leocata (il primo a proporre il panino con wurstel) segna un ciclo generazionale

Published

on

È un altro pezzo da consegnare alla memoria collettiva. Ricordi che riaffiorano e si sgretolano, legati alla generazione giovanile di Biancavilla a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Ecco perché c’è un po’ di malinconia nell’apprendere che, dopo quasi quarant’anni (38 per l’esattezza), chiude il “Tropical Bar”. Un’attività aperta nel 1987 in via Vittorio Emanuele, tra il plesso elementare “Guglielmo Marconi” e Villa delle Favare. Era lì il cuore pulsante del ritrovo giovanile di Biancavilla, prima che la bussola virasse verso via Umberto e piazza Annunziata.

Il titolare Pietro Leocata (pasticcere di professione) è prossimo ai 68 anni. In più, quella parte del centro storico ha visto continue chiusure di saracinesche. Un destino inesorabile di desertificazione commerciale. Tutt’altro scenario rispetto agli «anni delle immense compagnie, gli anni in motorino, sempre in due». Sì, perché in fondo, la movida biancavillese (quando ancora nessuno la chiamava così), era scandita da abitudini rituali: «Stessa storia, stesso posto, stesso bar», come cantava Max Pezzali.

Ma il bar di Leocata si distinse nella sua offerta. Fu il primo locale a proporre il panino caldo con wurstel, patatine fritte, ketchup e maionese. Una novità, che poi ha fatto scuola, alternativa alla più classica tavola calda con arancini e cartocciate. “Noi che… con 3mila lire ci saziavamo”: anche questo da custodire negli annali di “costume & società”.

I tempi cambiano, le mode pure. Così, quel locale al Civico 151 è diventato testimone delle abitudini che mutavano, mentre tra i due marciapiedi del tratto di via Vittorio Emanuele scomparivano pian piano le “comitive”. Lì dove erano nati amori e amicizie, discussioni e liti, con il sottofondo di una lunga play list che dai Duran Duran balza fino ai Rem.

A differenza di altre attività che hanno chiuso ormai da tempo (come Al Gabbiano, altro storico locale), il “Tropical Bar” ha resistito con orgoglio, adattandosi ad una clientela più ristretta, fedele, abitudinaria, ed “inventando” eventi propri per il periodo di Carnevale o Natale. Ora, però, si chiude un ciclo, personale e generazionale, professionale ed emotivo. Legati a quel posto, restano i ricordi di tanti giovani in sella ad un Garelli tra gli anni ’80 e ’90. Ricordi che suscitano tenerezza e una genuina nostalgia, come nei titoli di coda di un film dei Vanzina. A Pietro Leocata, l’augurio di una serena e meritata età della pensione, da vivere con la propria famiglia.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading
Advertisement

Solo su Biancavilla Oggi

I più letti

Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

━━━━━
Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.
━━━━━