Cronaca
Una vecchia conoscenza del clan di Biancavilla con il barattolo di cocaina
La denuncia dopo una serie di appostamenti notturni nelle campagne di Santa Maria di Licodia
Sta a Santa Maria di Licodia, ha 73 anni ed è conosciuto dai carabinieri perché indicato come organico al vecchio clan Toscano – Mazzaglia – Tomasello di Biancavilla. Il suo nome non è stato reso noto, ma si ritrova indagato a piede libero per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
L’uomo – sorpreso dai militari della sezione operativa della Compagnia di Paternò e Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia – nascondeva un quantitativo di cocaina nel suo terreno di contrada Spinelli.
Un risultato investigativo frutto di numerosi servizi di osservazione e pedinamento, anche con l’ausilio di strumentazioni ottiche notturne. Nell’ultimo pedinamento, i militari hanno visto il 73enne arrivare con il suo fuoristrada, percorrere alcuni metri a piedi per poi fermarsi vicino ad un muretto. Era lì il nascondiglio della sostanza stupefacente.
Inconsapevole della presenza dei militari, l’uomo si è chinato, ha spostato una pietra, ha estratto da una cavità un barattolo di vetro, prelevando qualcosa. È scattato in quell’istante l’intervento dei carabinieri per bloccare il 73enne, che nella concitazione ha tentato di disfarsi della bustina, lanciandola tra la fitta vegetazione. Azione quanto mai vana, poiché la stessa è stata subito recuperata dai militari, che hanno appurato contenesse cocaina.
Passata al setaccio tutta la parete, i carabinieri hanno notato una pietra movibile, sotto la quale era appunto nascosto il barattolo, al cui interno sono state trovate altre bustine di cocaina. Perquisito, l’uomo aveva in tasca 130 euro, somma anch’essa sequestrata perché ritenuta provento dell’attività di spaccio.
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Cronaca
Marito violento in manette, carabinieri di Biancavilla in azione fuori comune
Intervento dei militari a Motta Sant’Anastasia: una donna salvata dai maltrattamenti in famiglia

I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato un 44enne di Motta Sant’Anastasia, ritenuto responsabile di maltrattamenti nei confronti della moglie di 41 anni. L’intervento è scattato intorno all’una di notte, quando la figlia 16enne della coppia ha chiamato, in preda alla disperazione, il 112 per chiedere aiuto. Il padre stava picchiando violentemente la madre sotto i suoi occhi. La Centrale Operativa della Compagnia carabinieri di Paternò ha allertato la pattuglia più vicina, consentendo ai militari della Stazione di Biancavilla di raggiungere rapidamente l’abitazione a Motta Sant’Anastasia.
I carabinieri hanno trovato molti mobili e oggetti rotti mentre l’uomo, in evidente stato di agitazione, tentava di giustificare il proprio comportamento adducendo problemi familiari e difficoltà personali legate a pregresse denunce per maltrattamenti già sporte dalla moglie, da cui erano scaturiti provvedimenti giudiziari nei suoi riguardi.
Ai militari, però, non è passato inosservato l’atteggiamento della donna che, inizialmente silenziosa, presentava evidenti rossori al volto e una ferita sanguinante al braccio sinistro. Uno dei militari, perciò, ha preferito allontanarla dal marito per consentirle di raccontare l’accaduto.
Botte anche di fronte ai figli
La signora è riuscita infatti a riferire quanto era accaduto. Il marito, rientrato a casa nel pomeriggio dopo aver bevuto, come ormai succedeva spesso, avrebbe senza alcun motivo cominciato a distruggere i mobili della casa per poi colpire lei ripetutamente con schiaffi e pugni, rompendole anche il cellulare. La donna ha chiesto aiuto alla suocera, la quale effettivamente ha raggiunto l’abitazione dei coniugi ma, dopo una temporanea calma, intorno alle 22.00, il 44enne avrebbe ripreso a picchiare la moglie alla presenza dei loro quattro figli minorenni e anche di sua madre. Quest’ultima sarebbe stata a sua volta minacciata di morte dal figlio per aver tentato di difendere la nuora.
Raccolte, dunque, le dichiarazioni della vittima e della testimone, accertato lo stato dell’appartamento, che era semi distrutto, i Carabinieri hanno arrestato il marito violento. Arresto poi convalidato. L’uomo è stato portato nel carcere catanese di piazza Lanza.
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Cronaca
Incendio da paura a Biancavilla: capannone in fiamme, alta colonna di fumo
Intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco e del personale della Forestale in via del Seminatore

Grosso incendio in un capannone di una traversa di via del Seminatore. Una colonna di fumo nero è visibile a grande distanza. Aria irrespirabile. All’interno della struttura erano presenti diversi mezzi, tra cui furgoni, un trattore, contenitori con carburante ad uso agricolo e vari macchinari.
Le fiamme si sono propagate rapidamente, rendendo necessario l’intervento di più squadre dei vigili del fuoco che hanno evitato che si propagasse alle abitazioni vicine. Case che per precauzione sono state comunque fatte evacuare.
Presenti anche personale del Corpo Forestale regionale e personale del Comune di Biancavilla con le rispettive autobotti.
Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso e le cause dell’incendio saranno oggetto di successivi accertamenti. Quel che resta sono cenere e lamiere accartociate dalla violenza del fuoco.
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