Cronaca
Scatta il blitz al mercato di Biancavilla: sequestrati 250 kg di formaggi
Malore di un cittadino dopo l’acquisto di prodotti caseari: interviene la Forestale, 7500 euro di multe
Controlli al mercato settimanale di via Turati, a Biancavilla, concentrati sui prodotti caseari, da parte degli agenti del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinati dal Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia. L’operazione ha impegnato 10 forestali e 5 medici dell’Asp di Catania – Dipartimento di Prevenzione Veterinaria. I numeri: 7 verbali, 2 sequestri e 7500 euro di sanzioni.
Tutto è partito da una segnalazione all’azienda sanitaria dai colleghi dell’Emilia Romagna. Segnalazione che ha fatto scattare i controlli. Il caso riguarda un cittadino, rientrato nella regione settentrionale, che ha accusato problemi di salute, presumibilmente dopo aver consumato prodotti caseari acquistati proprio al mercato di Biancavilla.
Dalle verifiche effettuate si sono registrate parecchie irregolarità che hanno portato al sequestro di più di 250 kg di formaggi freschi e stagionati, privi di documenti che ne attestassero la provenienza come previsto dalla normativa europea sulla tracciabilità della merce.
«I controlli sulla tracciabilità delle merci –ha affermato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana– sono a tutela del consumatore finale, ma soprattutto dei produttori e degli stessi commercianti. Essi rappresentano, infatti, una garanzia a salvaguardia della qualità dei prodotti quindi del lavoro di migliaia di siciliani che con loro impegno mantengono vive tradizioni secolari e contribuiscono alla tutela e allo sviluppo dei nostri territori».
«Essere in regola con la provenienza dei prodotti agroalimentari per il commerciante è di fatto una risorsa e non deve rappresentare un ostacolo», sottolinea Giovanni Salerno, dirigente generale del Corpo Forestale. «Se per esempio un lotto viene ritenuto sospetto non si blocca tutta la produzione o tutta la merce sul banco. La mancanza di queste informazioni e documenti, rende più difficile il controllo di tutta la filiera e più oneroso l’iter per il commerciante che oltre le sanzioni dovrà subire anche il sequestro».
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Cronaca
Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa
Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.
Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.
I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.
Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.
Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.
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