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Né stucchi dorati né inutili sfarzi, garage diventa “chiesa” a Sberno

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Un ambiente rustico con pareti a crudo, senza stucchi dorati né pomposità. Un altare semplice, improvvisato, povero. Quanto basta per dire messa e fare comunità. Nel quartiere di “Sberno”, grazie alla disponibilità e alla generosità della famiglia Mazzaglia (con in testa la signora Tanina), un garage è stato adibito a “chiesa”.

La prima celebrazione, dopo l’autorizzazione dell’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, ha richiamato diversi fedeli e i locali si sono subito riempiti.

È stato padre Giovambattista Zappalà ad officiare. Un servizio che il sacerdote, reduce dal suo secondo mandato parrocchiale all’Annunziata ed impegnato ora con incarichi diocesani, garantirà ogni domenica nel quartiere che fa riferimento alla chiesa madre.

«Prego per questa comunità, in cui oggi stiamo spargendo i semi, nella speranza che possano portare molti frutti in questo quartiere di Sberno», ha detto padre Giovanni durante la preghiera dei fedeli.

«È stata un’occasione –sottolinea a Biancavilla Oggi una signora, alla fine della celebrazione– per riscoprire l’umiltà cristiana ed il senso autentico di “comunità”, che deve essere fatta innanzitutto di persone, di buone intenzioni e azioni consequenziali, non certamente di anacronistica retorica, di edifici sacri ridotti a museo, di inutili sfarzi, che allontanano i fedeli e che contrastano con le raccomandazioni di Papa Francesco».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. Dino

    10 Dicembre 2018 at 12:05

    Cosi’ dovrebbe essere la chiesa che perpreta la parola di Gesu’ ma non dimentichiamo che, ancorandoci alla nostra fede, il regno di Dio lo possiamo trovare ovunque.
    La chiesa di oggi non rappresenta la legge del signore ma un istituzione politica a fini delinquenziali.

  2. Alessio

    2 Dicembre 2018 at 10:28

    In Chiesa Madre solo stucchi e pro come se la Madonna gioisse per questi pesanti e di cattivo gusto Il prevosto pensa solo alla sua vanagloria infischiandosi della poverta Che oggi c’e anche a Biancavilla

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Chiesa

Gruppo di giovani neocatecumenali in pellegrinaggio dalla Puglia a Biancavilla

Un’esperienza di fede condivisa e di scambio culturale per fedeli provenienti da Bari e Taranto

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Un gruppo formato da una sessantina di giovani neocatecumenali pugliesi, accompagnato da padre Nazario Blandamura, ha fatto tappa a Biancavilla. Ad accoglierlo sono state le comunità dell’Idria e del Santissimo Salvatore, parrocchie in cui sono radicati i fedeli appartenenti a questo cammino di fede.

Momenti di preghiera si sono svolti in chiesa madre (con l’accoglienza di padre Alfio Sarvà), nella chiesa dell’Idria (con il parroco don Giovambattista Zappalà) e presso il monastero “Santa Chiara”.  Qui, assieme al sacerdote pugliese, ha celebrato la messa il sacerdote biancavillese Vincenzo Finocchiaro, missionario neocatecumenale in Romania.

I pellegrini – provenienti da Bari, Taranto ed altre località pugliesi – sono stati in visita anche ad Adrano, presso le parrocchie di San Leonardo e Sant’Agostino.

Un’esperienza di fede condivisa e di scambio culturale per il gruppo giovanile pugliese, quella vissuta a Biancavilla.  

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