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Chiesa

Aperto il sacello di San Placido, nuovi ingressi nel circolo dei devoti

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di Vittorio Fiorenza

Il più piccolo dei devoti del patrono di Biancavilla ha meno di 2 anni e porta anche il suo nome. Placido Corsaro si aggiunge alla schiera dei novizi del Circolo San Placido. Un ingresso, il suo, fatto con papà e mamma, Antonio Corsaro e Cristina Pastanella, in occasione della giornata del patrocinio del santo per la città di Biancavilla.

«Il piccolo Placido Corsaro –spiega il presidente del circolo, Alessandro Rapisarda– lo abbiamo conosciuto esattamente un anno fa per la consueta visita delle reliquie all’ospedale di Biancavilla. Lui si trovava ricoverato nel reparto di Pediatria per un malanno di stagione. Appena abbiamo saputo che portava il nome del nostro santo abbiamo invitato la sua famiglia ad aderire al nostro circolo. Ecco, quindi, che adesso cominciano tutti insieme il noviziato e –continua Rapisarda– il prossimo anno faranno la formale vestizione. Quello di Placido e dei suoi genitori è un esempio di come la nostra azione di promozione del culto e della devozione del patrono di Biancavilla porti i suoi frutti».

Assieme alla famiglia Corsaro, gli altri novizi ammessi sono stati un’altra coppia, Angelo Castro e Clara Neri con il piccolo Francesco (anche lui emozionato mentre ha indossato il tradizionale abitino che contraddistingue i devoti del circolo), Nicola Tomasello e Piera Grasso, mentre Gianluca Rubino ha fatto il suo ingresso ufficiale con il rito della vestizione.

Nel corso della messa, il prevosto, padre Pino Salerno, ha chiamato tutti davanti all’altare, impartendo una benedizione ed augurando loro un percorso di fede e fraternità. A conclusione, all’interno della cappella di San Placido, aperto il sacello che custodisce la statua. Sacello che sarà richiuso alla fine delle festività.

La cerimonia si è svolta in coincidenza della ricorrenza del 23 settembre 1709: una data storica per Biancavilla, che ricorda l’elevazione del martire benedettino a patrono della città per decisione dell’allora vescovo di Catania, mons. Andrea Riggio.

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Chiesa

Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”

Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

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Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.

Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.

Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.

Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.

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Chiesa

Parrocchiani dell’Idria in pellegrinaggio nei luoghi della mistica Natuzza Evolo

I fedeli e padre Giovambattista Zappalà hanno visitato pure il santuario di San Francesco di Paola

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Un gruppo di 70 fedeli della parrocchia dell’Idria di Biancavilla ha fatto visita ai luoghi di Natuzza Evolo, la mistica proclamata serva di Dio nel 2019 e per la quale è aperto il processo di beatificazione.

I biancavillesi, con padre Giovambattista Zappalà, sono stati a Paravati, frazione di Mileto, in Calabria. Qui hanno potuto partecipare, insieme ad altri gruppi di pellegrini, alla Messa domenicale nel nuovo e grande santuario dedicato al “Cuore immacolato di Maria”, voluto da mamma Natuzza. Il gruppo ha poi visitato la tomba di Natuzza.

Il giorno precedente, invece, visita a san Francesco di Paola, la cui reliquia del bastone era stata lo scorso febbraio all’Idria. Accoglienza nel santuario dai frati minimi. Qui il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica e, accompagnato da un frate, ha potuto visitare i luoghi del santo paolano.

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