Cronaca
Biancavilla, vergogna internazionale: il caso “ambulanze” sui siti stranieri
Il caso dell’ambulanza della morte, con l’arresto di un presunto pluriomicida, non soltanto ripreso dalle testate giornalistiche nazionali, dal Corriere della sera a Repubblica, e da tutte le tv italiane. Ma anche dai siti di informazione esteri.
Non era mai accaduto per un fatto di cronaca riguardante Biancavilla. Una vergogna internazionale.
Il nome del centro etneo appare sui resoconti di tutti i giornali online stranieri. A cominciare dalla Bbc con il titolo “Arrestato un italiano ambulanziere della morte”.
Il Telegraph pubblica la foto di Davide Garofalo, l’arrestato, e scrive in evidenza: «Equipaggio dell’ambulanza accusato di aver ucciso i pazienti poi venduti alle pompe funebri della mafia».
Il sito di International Business Times informa i suoi lettori così: “La mafia siciliana ha ucciso i pazienti per generare affari con le pompe funebri”.
Euronews: “Indagine in Sicilia, la mafia sospettata delle “ambulanze della morte”.
L’edizione europea di The local titola “Il conducente dell’ambulanza sospettato di avere uccidso i pazienti per fare soldi dai loro funerali”.
La notizia è rimbalzata persino in Vietnam: Than Nien scrive “L’infermiere è sospettato di aver ucciso il paziente, prendendo “soldi” dalle pompe funebri della mafia italiana”.
Lo sloveno “Rtvslo” titola “Un soccorritore arrestato in Sicilia, presumibilmente legato alla mafia dei funerali”.
In Ungheria, il sito Bors specifica che “I pazienti sono stati uccisi in un’ambulanza per ottenere denaro dalle pompe funebri”.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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