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Cronaca

Biancavilla, vergogna internazionale: il caso “ambulanze” sui siti stranieri

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Il caso dell’ambulanza della morte, con l’arresto di un presunto pluriomicida, non soltanto ripreso dalle testate giornalistiche nazionali, dal Corriere della sera a Repubblica, e da tutte le tv italiane. Ma anche dai siti di informazione esteri.

Non era mai accaduto per un fatto di cronaca riguardante Biancavilla. Una vergogna internazionale.

Il nome del centro etneo appare sui resoconti di tutti i giornali online stranieri. A cominciare dalla Bbc con il titolo “Arrestato un italiano ambulanziere della morte”.

Il Telegraph pubblica la foto di Davide Garofalo, l’arrestato, e scrive in evidenza: «Equipaggio dell’ambulanza accusato di aver ucciso i pazienti poi venduti alle pompe funebri della mafia».

Il sito di International Business Times informa i suoi lettori così: “La mafia siciliana ha ucciso i pazienti per generare affari con le pompe funebri”.

Euronews: “Indagine in Sicilia, la mafia sospettata delle “ambulanze della morte”.

L’edizione europea di The local titola “Il conducente dell’ambulanza sospettato di avere uccidso i pazienti per fare soldi dai loro funerali”.

La notizia è rimbalzata persino in Vietnam: Than Nien scrive “L’infermiere è sospettato di aver ucciso il paziente, prendendo “soldi” dalle pompe funebri della mafia italiana”.

Lo sloveno “Rtvslo” titola “Un soccorritore arrestato in Sicilia, presumibilmente legato alla mafia dei funerali”.

In Ungheria, il sito Bors specifica che “I pazienti sono stati uccisi in un’ambulanza per ottenere denaro dalle pompe funebri”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cronaca

La cocaina nascosta nel frigorifero: 40enne arrestato dai carabinieri

Trovato pure il “libro mastro” con i nomi dei clienti e la rendicontazione dell’attività di spaccio

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I Carabinieri della Stazione di Biancavilla e i colleghi dello “Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia” hanno arresto un pregiudicato 40enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.  

L’uomo – con precedenti per droga – era stato notato in atteggiamento “sospetto” in alcune aree a verde del paese. Così sono scattati appostamenti e pedinamenti da parte dei militari. Un’attività poi conclusa con un blitz nella sua abitazione, dove si è proceduto ad un’accurata perquisizione.

In cucina, i militari si sono accorti che l’uomo era diventato estremamente nervoso. In effetti, in un pensile erano nascosti un bilancino di precisione, numerose bustine in plastica trasparente, un coltellino, un quaderno con nomi e prezzi di vendita, 145 euro e un mini smartphone senza sim card.

Ma non è finita qui. I carabinieri hanno proceduto ad ispezionare anche l’interno del frigorifero. All’interno dell’elettrodomestico, in uno scompartimento laterale, erano stati infilati 3 tubetti apparentemente di farmaci. È stato aprirli per scoprire il vero contenuto: 16 dosi di cocaina.

Trovata la droga, il materiale necessario al suo confezionamento, il denaro e il “libro mastro” relativo alla rendicontazione dell’attività di spaccio, l’uomo è stato arrestaro e rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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