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Ancora una volta “Le Iene” tornano a parlare del caso “Ambulanza della morte” di Biancavilla. Lo fanno prendendo spunto dalla condanna della Corte d’assise di Catania inflitta con pena dell’ergastolo all’imputato Davide Garofalo, accusato di 3 omicidi, aggravati dal metodo mafioso.

Ma il servizio punta l’attenzione anche su uno dei testimoni chiave dell’inchiesta, al quale non è stata rinnovata la protezione. Si tratta di Luca Arena, che ha dato un contributo fondamentale anche per l’operazione antiracket “Onda d’urto”.

Per la prima volta, nel programma Mediaset, si toglie il cappuccio e svela il suo volto e la sua identità. E lo fa per denunciare, con tanta delusione, il sistema di protezione dei testimoni di giustizia, che a suo dire presenta parecchie falle.

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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