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Cronaca

Torna da una serata con le amiche e trova la sua auto “cannibalizzata”

Amara sorpresa per una ragazza di Biancavilla: la sua Fiat 500X smontata e “depredata”

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Esce con le amiche e, appena torna nel parcheggio, trova la sua auto “cannibalizzata”. Completamente distrutta. Smontata per farne pezzi di ricambio da rivendere nel mercato illegale.

È successo ad una ragazza di Biancavilla. Aveva lasciato il mezzo – una Fiat 500X – in un parcheggio di Gravina di Catania per passare il sabato sera con due amiche. Al loro ritorno l’amara sorpresa. I “predatori d’auto” hanno portato via il cofano, i quattro sportelli, i fari e gli stop, la radio e il navigatore, persino la ruota di scorta. Stessa sorte toccata anche ad un’altra auto parcheggiata a non molta distanza, rimasta senza ruote ed appoggiata su quattro blocchi.

Ad agire, una banda ben organizzata e specializzata in questo genere di attività illecita. Un fenomeno ben noto a Catania, quello della “cannibalizzazione” delle auto con un mercato nero di pezzi di ricambio. Diverse operazioni che hanno svelato anche il controllo di organizzazioni mafiose.

Alla ragazza di Biancavilla non è rimasto altro che chiamare un carroattrezzi per il trasporto dell’auto ridotta in carcassa, in attesa di presentare denuncia per quanto accaduto in un sabato sera da dimenticare.

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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