Connettiti con

Cronaca

Torna da una serata con le amiche e trova la sua auto “cannibalizzata”

Amara sorpresa per una ragazza di Biancavilla: la sua Fiat 500X smontata e “depredata”

Pubblicato

il

Esce con le amiche e, appena torna nel parcheggio, trova la sua auto “cannibalizzata”. Completamente distrutta. Smontata per farne pezzi di ricambio da rivendere nel mercato illegale.

È successo ad una ragazza di Biancavilla. Aveva lasciato il mezzo – una Fiat 500X – in un parcheggio di Gravina di Catania per passare il sabato sera con due amiche. Al loro ritorno l’amara sorpresa. I “predatori d’auto” hanno portato via il cofano, i quattro sportelli, i fari e gli stop, la radio e il navigatore, persino la ruota di scorta. Stessa sorte toccata anche ad un’altra auto parcheggiata a non molta distanza, rimasta senza ruote ed appoggiata su quattro blocchi.

Ad agire, una banda ben organizzata e specializzata in questo genere di attività illecita. Un fenomeno ben noto a Catania, quello della “cannibalizzazione” delle auto con un mercato nero di pezzi di ricambio. Diverse operazioni che hanno svelato anche il controllo di organizzazioni mafiose.

Alla ragazza di Biancavilla non è rimasto altro che chiamare un carroattrezzi per il trasporto dell’auto ridotta in carcassa, in attesa di presentare denuncia per quanto accaduto in un sabato sera da dimenticare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA  

Cronaca

Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne

La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese

Pubblicato

il

Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.

La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.

La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.

Atti violenti pure all’ospedale

Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.

All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.

Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti