Chiesa
Gli “appunti liturgici” dell’arcivescovo Renna durante la messa a Biancavilla
Seconda visita in paese del capo della Chiesa etnea, che non ha mancato di notare aspetti da correggere

Una certa improvvisazione e una serie di “criticità” durante la messa. Al punto da suscitare alcune puntualizzazioni dell’arcivescovo di Catania, che certamente non sono passate inosservate. Mons. Luigi Renna stava presiedendo la celebrazione eucaristica nella chiesa del monastero “Santa Chiara” di Biancavilla, a conclusione degli esercizi spirituali voluti dalle clarisse per i giovani, in vista della Pasqua.
Arrivati al momento dell’eucaristia, il vescovo ha interrotto il coro, che stava eseguendo canti mariani. Renna ha subito specificato che non si fanno canti alla Madonna durante la comunione ma solo a fine Messa o nelle solennità della Madonna. Una questione di liturgia. Regole elementari.
A celebrare con lui anche il vicario foraneo, padre Giovambattista Zappalà, ed il parroco della Chiesa madre, padre Pino Salerno.
Quello dei canti “inappropriati” non è stato l’unico motivo di intervento “fuori programma”. Qualche errore è stato commesso nella parte della liturgia della parola. E non è mancato qualche momento di incertezza e improvvisazione. Renna ha osservato, poi, come vi fossero persone adulte in prima fila, quando la messa era stata “riservata” particolarmente ai giovani.
Appunti critici rivolti ai fedeli. Il capo della Chiesa etnea ha voluto marcare il senso costruttivo delle sue parole: «Vi dico questo perché vi voglio bene». E ha annunciato che l’anno prossimo sarà lui stesso a curare l’organizzazione degli esercizi spirituali.
Inevitabili le discussioni tra i fedeli a conclusione della funzione religiosa. Certo è che alla sua seconda visita a Biancavilla (la precedente, sempre al monastero “Santa Chiara”, risale a poco più di un mese fa), il vescovo sembra marcare e far notare aspetti da correggere, adeguare, migliorare. Come è nelle sue prerogative.
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Chiesa
Parrocchiani dell’Idria in pellegrinaggio nei luoghi della mistica Natuzza Evolo
I fedeli e padre Giovambattista Zappalà hanno visitato pure il santuario di San Francesco di Paola

Un gruppo di 70 fedeli della parrocchia dell’Idria di Biancavilla ha fatto visita ai luoghi di Natuzza Evolo, la mistica proclamata serva di Dio nel 2019 e per la quale è aperto il processo di beatificazione.
I biancavillesi, con padre Giovambattista Zappalà, sono stati a Paravati, frazione di Mileto, in Calabria. Qui hanno potuto partecipare, insieme ad altri gruppi di pellegrini, alla Messa domenicale nel nuovo e grande santuario dedicato al “Cuore immacolato di Maria”, voluto da mamma Natuzza. Il gruppo ha poi visitato la tomba di Natuzza.
Il giorno precedente, invece, visita a san Francesco di Paola, la cui reliquia del bastone era stata lo scorso febbraio all’Idria. Accoglienza nel santuario dai frati minimi. Qui il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica e, accompagnato da un frate, ha potuto visitare i luoghi del santo paolano.
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Chiesa
Renna all’Idria parla degli sfruttati al supermercato: «No al silenzio»
L’intervento del vescovo in occasione della presenza del reliquiario della Madonna delle lacrime

«In queste settimane ho pensato molto a Biancavilla». L’arcivescovo Luigi Renna parla alla comunità parrocchiale dell’Idria e ribadisce il suo intervento contro lo sfruttamento dei lavoratori. Lo ha fatto in riferimento all’inchiesta che ha portato all’arresto del titolare e del direttore commerciale di un supermercato. Un esercizio commerciale nel quale – stando agli accertamenti della Guardia di finanza – i dipendenti venivano pagati anche meno di 2 euro l’ora, senza ferie o giorni di riposo.
«I cristiani non possono restare in silenzio», ha detto Renna. Anche perché «il silenzio e la posizione di cliente rende complici». In questo senso, il capo della Chiesa catanese si è rivolto pure alla classe politica perché faccia la sua parte.
Un intervento in cui ribadisce la sua presa di posizione, riportata da Biancavilla Oggi, con l’invito ad essere consumatori vigili ed attivi.
Parole nette pronunciate dal vescovo nella parrocchia retta da don Giovambattista Zappalà, alla presenza di una folta rappresentanza del clero in una chiesa gremita di fedeli. Presenze istituzionali, quelle del sindaco Antonio Bonanno e del comandante dei carabinieri, Francesco De Giovanni.
L’occasione è stata data dalla presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa. Durante la celebrazione eucaristica, Renna ha anche benedetto la nuova mensa e il nuovo ambone, segno di rinnovamento e decoro liturgico per la chiesa parrocchiale. Al termine, proiezione di un video-documento sulla Lacrimazione e sull’evento prodigioso avvenuto a Siracusa nel 1953.
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