In città
Marce sinfoniche e da parata, gran finale al teatro comunale di Biancavilla
L’evento, voluto dalla Federazione Bande Siciliane, sarà trasmetto in streaming su Facebook
Il teatro comunale “La Fenice” di Biancavilla ospita -oggi alle ore 17- la finale del “2° Concorso di composizione per marce sinfoniche e da parata”. Un evento organizzato e promosso dalla Febasi (Federazione Bande Siciliane).
Il concorso ha già visto una prima fase eliminatoria. Sono 8 i brani che, arrivati in finale, saranno eseguiti dall’Orchestra di Fiati Etnea – Febasi, diretta dai Maestri Carmelo Galizia e Lucio Pappalardo. Un’orchestra che raggruppa alcuni giovani strumentisti delle bande etnee. Tra loro, anche alcuni elementi appartenenti alla banda cittadina “A. Toscanini” di Biancavilla.
A decretare i vincitori sarà una giuria di esperti con i maestri compositori Giuseppe Lotario, Salvatore Tralongo e Michele Netti.
I compositori finalisti provengono da: Abruzzo, Toscana, Lazio, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Questi i loro nomi: per la categoria “Marcia sinfonica”, Raffaele Buscema, Andra Cangelosi, Matteo D’Agostino, Pasquale Magnifici e Pasquale Vene; per la categoria “Marcia da parata”, Matteo D’Agostino, Giovanni Lombardi e Cristiano Pieraccini.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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