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Cronaca

Il pentito inchioda Carmelo “Turazzo”: «Clienti di droga pure a Biancavilla»

Il contributo del collaboratore di giustizia Francesco Filippini all’operazione “Consegna a domicilio”

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«Io a Catania contattai tale Carmelo che vive a Poggio Lupo, il quale mi disse avrebbe lui acquistato l’eroina… omissis… Per quanto riguarda Carmelo detto “Turazzo”, io andavo direttamente a casa sua per contrattare la vendita dell’eroina e sapevo che quest’ultimo era destinato a Lentini, ma so che ha clienti di Adrano, Siracusa, Biancavilla e altro… Casa di Carmelo si trova a Poggio Lupo, in una villetta isolata…».

A parlare, come pubblicato da Live Sicilia, è Francesco Filippini, detto Ciccio Giacca, ex trafficante di droga ed oggi collaboratore di giustizia. Fa riferimento a Carmelo Russo, uno degli 11 arrestati della Guardia di finanza di Catania nel recente blitz “Consegna a domicilio”.

Le dichiarazioni del pentito hanno contribuito alle indagini dell’operazione, denominata “Consegna a domicilio” perché la casa di Misterbianco del principale indagato, Carmelo Russo, era divenuta base logistica per la compravendita all’ingrosso e al dettaglio di cocaina e marijuana.

Da notare, come emerge dai verbali di Filippini datati 2016, il riferimento a Biancavilla e alla zona etnea per indicare la presenza di “clienti” che si rifornivano da Russo, il cui gruppo a sua volta aveva contatti con fornitori palermitani e calabresi.

Un dettaglio, ulteriore, che conferma la vivacità delle piazze di Biancavilla e Adrano sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Vivacità che emerge anche dalle ultime operazioni antimafia ed antidroga che hanno riguardato i due centri etnei.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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