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Cronaca

Era ai domiciliari a Biancavilla, ma viene sorpreso con un cacciavite a rubare un’auto

Dopo una segnalazione al 112, i poliziotti individuano a Catania un 29enne, che stava scassinando una Fiat 500

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Era in regime di arresti domiciliari nella sua abitazione di Biancavilla, eppure alle 3 di notte la polizia lo ha sorpreso in via Goito, a Catania. Gli agenti lo hanno scoperto a seguito di segnalazione di furto in atto di un’auto.

L’uomo era intento a forzare lo sportello di una Fiat 500. Appena ha visto i poliziotti, ha tentato frettolosamente di allontanarsi a piedi ma, dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto e bloccato. Identificato Antonino Carbonaro, 29enne già nome e volto ben noti alle forze dell’ordine. Con sé aveva un cacciavite e altri strumenti per lo scasso.

Pertanto, è stato arrestato per i reati di evasione e tentato furto aggravato, nonché denunciato per l’inosservanza del recente provvedimento normativo che impone, per arginare la diffusione dell’epidemia di coronavirus, di non allontanarsi dalla propria abitazione in assenza di una valida motivazione.

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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