Politica
Neri costretta a lasciare la Giunta, ma il gruppo misto è in stand by
L’assessore della lista “Volare per Biancavilla” ha rassegnato le sue dimissioni. «Un favore politico», viene ammesso dai calaciuriani. Un tentativo per agevolare Glorioso a ricompattare la sua maggioranza. I nodi tra sindaco e gruppo misto, tuttavia, non sono sciolti.
di Vittorio Fiorenza
Rosanna Neri si è dimessa dalla Giunta Glorioso. Ad un giorno dalla trattazione, in Consiglio Comunale, del bilancio di previsione in un quadro politico che appare ancora senza una maggioranza a sostegno del sindaco, l’assessore della lista “Volare per Biancavilla” lascia l’amministrazione comunale.
Neri era stata nominata nemmeno otto mesi fa. Nella lettera inviata al primo cittadino fa riferimento, come nel più classico dei copioni politici, a «sopravvenuti impegni personali e lavorativi». Fuori dalle frasi di circostanza che non hanno alcuna attinenza con la realtà, dal fronte dei calaciuriani viene ammesso a Biancavilla Oggi che «la mossa è un favore politico».
Un sacrificio, insomma, per consentire o tentare di consentire al sindaco di ricomporre la sua maggioranza, in attesa di gennaio, quando dovrebbe essere attuato un più ampio e radicale rimpasto di giunta. Indiscrezioni pubblicate quasi due settimane fa da Biancavilla Oggi e dal tg di Tele Video Adrano avevano riportato l’indicazione di Vincenzo Chisari quale possibile nuovo assessore, in rappresentanza di quel “gruppo misto” entrato in collisione con Glorioso e con l’intera coalizione e che per mesi ha ribadito di non essere in cerca di poltrone.
Quelle indiscrezioni non hanno avuto alcuna smentita, nonostante la disponibilità mostrata dalla nostra redazione a repliche e chiarimenti. D’altra parte, a Tva, era stato lo stesso Glorioso a tracciare tale scenario, descritto come risolutivo della crisi di maggioranza.
Negli ultimi giorni, tuttavia, le cose sarebbero cambiate. E quegli scenari, come è tipico della politica (o di una certa politica) potrebbero mutare nuovamente e riservare nuove sorprese.
I prossimi lavori d’aula saranno decisivi per capire in quale direzione andrà la politica biancavillese. Basterà a Glorioso avere fatto dimettere Rosanna Neri? Il gruppo misto voterà il bilancio di previsione? Chi sarà il prossimo assessore ad entrare in Giunta?
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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24 Settembre 2016 at 17:01
Peccato che si e’ dimessamente. Con il suo cagnolino era una piacevole nota di colore al comune
Carmelo
21 Settembre 2016 at 22:23
Ma tutto andava bene quando presidente del consiglio era il dott. Furnari, l’assessore era la sig.a Ventura e la nominata dal sig. Giuffrida si devono vergognare . Questa è’ la politica , vergognatevi non siete credibili ubbidite al vostro padrone andate via se avete ancora un po’ di dignità’
maria
21 Settembre 2016 at 18:47
sopravvenuti impegni personali e lavorativi è stato solo un modo scaltro per non dire che l’hanno costretta a lasciare la poltrona al gruppo misto che altrimenti non avrebbe mai più votato a favore della maggioranza…le solite squallide logiche paesane e ridicoli ricatti che evidentemente spaventano chi continua a permettere tutto ciò…le comiche