Politica
Il Consiglio decide, Glorioso cestina Baratto amministrativo “dimenticato”

Che fine ha fatto la decisione presa dal Consiglio Comunale sul “baratto amministrativo”? Non sembra essere stato predisposto finora alcun atto. Eppure l’assemblea cittadina aveva votato l’atto, su proposta del Centrodestra, in maniera unanime.
In sostanza si apriva la possibilità ai cittadini non in regola con il pagamento dei tributi comunali di potere svolgere, in alternativa, un servizio di pubblica utilità e mettersi in regola. Una baratto amministrativo, appunto.
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►Per chi non ha pagato tasse o tributi arriva il “baratto amministrativo”
In assenza di provvedimenti attuativi da parte della giunta Glorioso, i consiglieri Ada Vasta, Mario Amato, Marco Cantarella, Vincenzo Amato, Mauro Mursia e Dino Caporlingua di Ncd, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione.
«Abbiamo costatato che i regolamenti proposti dall’opposizione e votati in Consiglio rimangono lettera morta. Considerata la valenza della proposta e che tale forma di intervento offre un doppio vantaggio in quanto da un lato, i contribuenti in difficoltà potrebbero assolvere ai propri doveri e dall’altro, il Comune può usufruire di forza lavoro, in un periodo in cui sono diminuite notevolmente le risorse economiche- spiegano i consiglieri Ada Vasta e Mario Amato primi firmatari dell’atto sul baratto- abbiamo ritenuto opportuno sollecitare l’amministrazione e chiedere al sindaco quali sono le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale per l’attuazione dell’ aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del baratto amministrativo e se l’amministrazione ha attuato o intende attuare, entro l’anno, la proposta. Speriamo che anche il baratto amministrativo non diventi uno dei tanti regolamenti proposti, deliberati e chiusi in un cassetto».
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Politica
Battiato aderisce all’Mpa: «Delusione e amarezza, scelta che non gli fa onore»
Dura reazione del gruppo “Biancavilla in azione” nel quale il consigliere comunale era stato eletto

«La scelta del consigliere Battiato, per i suoi modi sbrigativi e irrispettosi, provoca delusione e amarezza a quanti – noi per primi – hanno lavorato per raggiungere obiettivi importanti. Nessuno di noi ha compreso le ragioni di questa decisione e, a dirla tutta, ci pare che Francesco Battiato non abbia scritto una pagina politica che gli fa onore».
Parole dure, quelle scritte in una nota dal gruppo “Biancavilla in azione“, nella cui lista era stato eletto Francesco Battiato. Lo stesso che, in aula, ha formalizzato la sua adesione al Movimento per l’Autonomia con tanto di “benvenuto” di Giuseppe Lombardo.
«Un annuncio a sorpresa che ci amareggia non poco. Il consigliere Battiato, infatti, non ha avuto la correttezza di informare preventivamente il gruppo politico che lo ha candidato e grazie al quale è stato eletto. In sostanza, siamo stati messi davanti al fatto compiuto». Lo sottolineano Placido Santanocita e Antonio Greco, primi firmatari della lista “Biancavilla in azione”, che in Consiglio rimane rappresentata da Salvo Pulvirenti.
Critiche anche al presidente del Consiglio
«Battiato – prosegue la nota – ha giustificato la propria scelta, affermando che la stessa è dettata da motivi politici e di condivisione di valori appartenenti al gruppo cui ha aderito. Tale motivazione si presta a molteplici interpretazioni, la più importante delle quali è che il gruppo “Biancavilla in azione” è ispirato a una idea di politica che mette al centro il valore del bene comune. Valore che, evidentemente, egli non condivide. Gli auguriamo buon lavoro, non prima di avergli ricordato che il tempo è galantuomo».
Il gruppo critica anche l’atteggiamento assunto dalla guida dell’assemblea cittadina, esponente autonomista: Esprimiamo, infine, stupore e amarezza per le parole di benvenuto nel proprio gruppo Mpa pronunciate dal Presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Dichiarazione incompatibile con il ruolo “super partes” che è chiamato a rappresentare una figura istituzionale come il Presidente dell’assise cittadina».

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