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Il Consiglio decide, Glorioso cestina Baratto amministrativo “dimenticato”

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Che fine ha fatto la decisione presa dal Consiglio Comunale sul “baratto amministrativo”? Non sembra essere stato predisposto finora alcun atto. Eppure l’assemblea cittadina aveva votato l’atto, su proposta del Centrodestra, in maniera unanime.

In sostanza si apriva la possibilità ai cittadini non in regola con il pagamento dei tributi comunali di potere svolgere, in alternativa, un servizio di pubblica utilità e mettersi in regola. Una baratto amministrativo, appunto.

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Per chi non ha pagato tasse o tributi arriva il “baratto amministrativo”

In assenza di provvedimenti attuativi da parte della giunta Glorioso, i consiglieri Ada Vasta, Mario Amato, Marco Cantarella, Vincenzo Amato, Mauro Mursia e Dino Caporlingua di Ncd, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione.

«Abbiamo costatato che i regolamenti proposti dall’opposizione e votati in Consiglio rimangono lettera morta. Considerata la valenza della proposta e che tale forma di intervento offre un doppio vantaggio in quanto da un lato, i contribuenti in difficoltà potrebbero assolvere ai propri doveri e dall’altro, il Comune può usufruire di forza lavoro, in un periodo in cui sono diminuite notevolmente le risorse economiche- spiegano i consiglieri Ada Vasta e Mario Amato primi firmatari dell’atto sul baratto- abbiamo ritenuto opportuno sollecitare l’amministrazione e chiedere al sindaco quali sono le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale per  l’attuazione dell’ aiuto alle fasce deboli per il pagamento di tributi comunali con la forma del baratto amministrativo  e se l’amministrazione ha attuato o intende attuare, entro l’anno, la proposta. Speriamo che anche il baratto amministrativo non diventi uno dei tanti regolamenti proposti, deliberati e chiusi in un cassetto».

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Politica

Via ai lavori di ristrutturazione della casermetta comunale di Piano Mirio

La struttura, nel cuore del Parco dell’Etna, ha beneficiato 130mila euro: le opere dureranno 4 mesi

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Al via l’opera di riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo, nel cuore del Parco dell’Etna. Il sindaco di Biancavilla ha presenziato all’inizio dei lavori da parte della ditta che si è aggiudicata l’appalto. L’amministrazione ha beneficiato di un finanziamento di 130mila euro del Gal Etna. Una volta rimessa a nuovo, la Casermetta diventerà un punto di accoglienza per escursionisti e appassionati della montagna e riferimento per la promozione del turismo ambientale.

«L’intervento sulla struttura – spiega l’assessore Salvo Di Marzo – prevede il ripristino del tetto e delle parti danneggiate dai vandali nel corso degli anni». La durata dei lavori è di 4 mesi.

«La riqualificazione della Casermetta di Piano Mirìo – osserva il sindaco Antonio Bonanno – segue di poche settimane l’inserimento ufficiale di Biancavilla come “Terza Porta dell’Etna” da parte della Città Metropolitana. Com’è noto l’abbiamo battezzata “La Porta del Sole”».

«Riqualificare la “Casermetta” di Piano Mirio – continua il sindaco – ci consente di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica promuovendo le nostre tipicità locali ai turisti che vengono in Sicilia per ammirare il vulcano. Da questo versante l’Etna dà il meglio di sé, un vero spettacolo della natura apprezzato pochi mesi fa dai ciclisti del Giro d’Italia. Per questo la “Casermetta” entrerà a pieno titolo tra i “gioielli” della nostra città. Quando i lavori saranno ultimati, affideremo la Casermetta a un’associazione che ne garantisca al meglio la sua fruizione».

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