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Padre Pino “ridotto” a fare il netturbino contro gli incivili

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di Vittorio Fiorenza

Biancavilla incivile, Biancavilla senza controlli, Biancavilla nella certezza dell’impunibilità. Una foto (di Vincenzo Ventura) che diventa istantanea del grado “primitivo” di una comunità. Eccolo, padre Pino Salerno, prevosto di Biancavilla e parroco della chiesa madre, costretto a fare… lo spazzino.

Sì, è così: padre Pino “ridotto” a netturbino che raccoglie i rifiuti lasciati sulla gradinata della basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”. Bottiglie di birra, lattine di Coca Cola e cartacce che fanno da (in)decoro del gioiello architettonico per eccellenza della città.

«Colpa dei pochi incivili», dicono in tanti per metterci tutti la coscienza a posto. La verità è che l’inciviltà è diffusissima, il mancato senso di rispetto e di appartenenza alla comunità è palpabile. Il resto lo fa l’assenza di controlli e soprattutto di sanzioni certe.

Fatto sta che il centro storico si è presentato pieno di rifiuti: una pessima immagine della città in questa domenica mattina. Un’immagine che non è sfuggita all’associazione Symmachia, documentando le condizioni della piazza con una serie di scatti fotografici (vedi sotto).

«Il parroco che si è trasformato in operatore ecologico è l’immagine eloquente del grado di inciviltà di alcuni ragazzi – dicono Vincenzo Ventura e Calogero Rapisarda di Symmachia – ogni fine settimana lo scenario è sempre uguale e la situazione è diventata insostenibile perché al mancato rispetto dell’ambiente si aggiunge lo sfregio dei monumenti artistici della città. Auspichiamo, quindi, che si metta fine a queste scene di degrado attraverso una pianificazione immediata di interventi, un’azione sinergica con i gestori delle attività commerciali, maggiori controlli e vere sanzioni nei confronti di quei campioni dell’inciviltà che sporcano la città e che rappresentano un insulto ad una giovane generazione che, invece, preferisce vivere il fine settimana a Biancavilla nel rispetto delle regole e del prossimo».

«Un paese in agonia»
Un’immagine che, su Facebook, sta creando discussioni con decine di commenti. Tra questi, quello di Antonio Bonanno, esponente del Centrodestra di Biancavilla: «Un senso di tristezza e rabbia, questo si prova nel vedere il simbolo di Biancavilla, la Chiesa Madre, utilizzata come discarica e Padre Pino chinato a raccogliere rifiuti in un ruolo inusuale. Mai come in questo momento la mancanza di rispetto, l’inciviltà e l’inesistenza del senso civico, hanno colpito il cuore di Biancavilla. Chi dovrebbe essere garante della nostra eredità storica e culturale, chi dovrebbe essere esempio e guida per la comunità, non muove un dito. Gli incivili e gli “zozzoni” liberi di deturpare il nostro patrimonio. Un territorio, il nostro, senza controllo e senza sanzioni a tutela della nostra città. I responsabili? Ci sono eccome, tra l’amministrazione e tra i cittadini, spettatori di una Biancavilla in agonia».

«Occorre sanzionare»
Sulla vicenda interviene pure Angelo D’Urso dell’associazione “Giovani in azione”: «Senza alcun dubbio ci troviamo di fronte ad episodi di inciviltà diffusa e ripetuta, episodi che rendono il salotto della nostra amata Biancavilla, un posto indecoroso. Chiediamo all’amministrazione di intervenire il prima possibile per mettere fine a questo increscioso problema, avanzando la proposta di avviare, in sinergia con le molte associazioni di volontariato presenti nel territorio, una campagna di sensibilizzazione prima, e, in un secondo momento, un’ azione di repressione tramite l’adozione di un regime sanzionatorio che vada a colpire quegli incivili che sporcando si macchiano di atti a danno del nostro territorio».


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1 Comment

1 Comment

  1. Ivan Nicosia

    12 Aprile 2015 at 18:04

    Fa bene almeno in questo mostra un senso civico, visto che è mancante di tutto il resto.

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Lo spettacolo di fuoco dell’Etna visto da Biancavilla squarcia il buio della notte

L’eruzione in corso appare ben visibile dalle terrazze e dai balconi delle abitazioni: uno show unico

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Uno spettacolo. L’Etna è uno show visto da Biancavilla. Bagliori rossi che risaltano sullo sfondo del nero della notte come pennellate di un dipinto. Lingue di fuoco che, per un gioco di prospettive, sembrano sovrastare le case e “baciare” la chiesa del Rosario (guarda anche la foto sotto).

L’attività eruttiva in corso dal cratere di sud-est è ben visibile pure da Biancavilla con la colata che è diretta verso la Valle del Bove. Altra colata con attività esplosiva anche dalla cosiddetta “Voragine” e dalla Bocca nuova.

Il rosso fuoco sui crateri sommitali del Vulcano “squarcia” la notte e incanta quanti possono ammirare uno spettacolo unico dalle terrazze o dai balconi di casa.

Fenomeni che stanno avvenendo nello stesso momento in cui pure lo Stromboli erutta.

«E no, non sono fenomeni collegati. Sono due vulcani –specifica il vulcanologo dell’Ingv di Catania, Boris Behncke – che sono praticamente sempre in attività, e nel loro repertorio ci sono anche frequenti trabocchi di lava (l’ultimo trabocco lavico dello Stromboli risale alla primavera del 2020)».

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