Fuori città
Salute mentale, utenti alla scoperta dell’Etna e degli antichi usi contadini

Nell’ambito del progetto di conoscenza e valorizzazione del territorio, il Distretto di Salute Mentale di Adrano, diretto dal dott. Daniele Aidala, in collaborazione con la Comunità terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla, ha organizzato una visita in territorio di Nicolosi.
Accompagnati dal pedagogista Salvuccio Furnari, dall’asistente sociale Anna Manitta, dalla psichiatra Elisa Ciccarelli e dagli educatori Palmina Strano, Lina Maglia e Filadelfio Grasso, gli utenti hanno visitato il Museo della civiltà contadina, realizzato per mostrare usi, costumi e oggetti della vecchia vita contadina dell’area etnea. In tali locali sono stati ricreati ambienti di vita del passato: ‘u cammaruni (la stanza da letto), ‘a ispenza, ‘a cucina, ‘u ritiru (un piccolo locale per i servizi igienici) ecc. dove sono esposti anche mobili, oggetti, arnesi e utensili di una volta, suscitando in qualcuno dei visitatori antichi ricordi di famiglia, subito condivisi con il gruppo.
Altra tappa è stata la sede del Parco dell’Etna, dove gli utenti sono stati condotti in una passeggiata presso i viali e i luoghi del Parco. Ad accogliere il gruppo, il dott. Francesco Pennisi e il dott. Gaetano Perricone, che hanno illustrato l’organizzazione dell’ente, i fini e la sua storia, avvalendosi anche dell’ausilio di un appassionante video, utilizzato anche come spot per il recente inserimento del territorio etneo nel patrimonio dell’Unesco.
Dall’antico vialetto in pietra lavica e attraverso un’affascinante arco, hanno condotto il gruppo prima nella zona antistante il monastero, caratterizzata dalla presenza della cisterna “a quattro bocche”, ancora oggi attiva con i suoi quattro pozzi, e poi lungo il sentiero del Germoplasma (una grande area, di circa tre ettari che raccoglie tutto il patrimonio genetico vegetale etneo).
Il vulcanologo Salvo Caffo ha illustrato, poi, all’interno di quella che si presume sia stata una volta la cantina del monastero, l’area museale vulcanologica con le caratteristiche fondamentali dell’Etna: la storia geologica, le grotte, le colate laviche, le “bombe vulcaniche”. Notevole anche, negli stessi locali, la ricostruzione del mondo rurale etneo.
I partecipanti hanno apprezzato l’iniziativa, manifestando interesse e coinvolgimento e dimostrando come eventi simili abbiano un notevole aspetto educativo, socializzante e riabilitante.
Un momento di convivialità nell’area esterna adiacente la sede, a contatto con la natura e la vegetazione etnea, ha fatto da cornice alla colazione a sacco che ha concluso la visita.
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Fuori città
Da Biancavilla a Domodossola, storie di amori tossici e donne maltrattate
Pilar Castiglia ospite del Kiwanis club per presentare il volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”

Le storie e le esperienze del centro antiviolenza e antistalking “Calypso” di Biancavilla al centro di una serie di incontri a Domodossola. Storie di donne maltrattate raccontate da Pilar Castiglia e racchiuse in “Amore è gioia”, volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”.
Avvocata, dottoressa in psicologia, giornalista pubblicista e presidente di “Calypso”, Castiglia è stata ospite del Kiwanis Club di Domodossola, associazione particolarmente attiva, presieduta da Vittoria Allegranza. Prima tappa con i soci e l’assessore ai Servizi sociali. Poi, l’incontro presso l’Istituto tecnico superiore “Guglielmo Marconi” con 150 alunni delle terze e quarte classi. Infine, appuntamento nel centro antiviolenza provinciale per un’affollata conferenza.
“Amore è gioia” è un agilissimo volume, senza piglio ideologico né modi bacchettoni o prediche noiose. L’autrice si rivolge in particolare a ragazzi e ragazze che vivono l’adolescenza, guidandoli in un itinerario di conoscenza di vite vissute. Le storie raccontate (in modo diretto e senza retorica) sono quelle di donne della provincia di Catania. Eccone qui una: Vessata per 30 anni: storia di Roberta e del figlio (violento come il padre).
Una lettura per studenti, ma consigliabile pure ad insegnanti e genitori. «Un viaggio reale, purtroppo, non inventato, nelle mura che dovrebbero proteggerci e che spesso diventano prigione, luogo di violenza fisica e psicologica», sottolinea Roberta Rei. Un libro-bussola per orientarsi nella conoscenza dell’amore vero, autentico.
Gli incontri di Domodossola si aggiungono ad un più ampio “tour” che ha già portato Pilar Castiglia in altre città italiane, da Vicenza (nella sala degli stucchi di palazzo Trissino) ad Alessandria (all’interno del teatro civico) fino a Pescara, ospite del Festival dei libri. Altre tappe sono in programma, sempre con l’intento di promuovere una cultura della consapevolezza e «riconoscere i segnali di allarme per non cadere nel vortice delle relazioni malate e pericolose».

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