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Un serpentone colorato per la legalità nel segno di padre Pino Puglisi

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Gruppi diversi, distinguibili dalle magliette blu, azzurre, verdi, rosse e gialle. Un serpentone multicolor che ha attraversato le vie di Biancavilla. Un allegro corteo fatto dai bambini che partecipano al grest dell’oratorio Don Pino Puglisi, attivo nella parrocchia della chiesa madre.

Sono stati loro ad animare la “marcia della legalità”, partita dal plesso scolastico “Clara Zappalà” di via Pistoia ed arrivata fino al Belvedere, che recentemente è stato intitolato proprio al sacerdote palermitano ucciso dalla mafia. Qui il momento del raduno, al centro della piazza con l’intento di inculcare l’appartenenza del luogo.

Una segnalazione pervenutaci alcuni giorni fa da una lettrice di Biancavilla Oggi aveva sottolineato come il Belvedere fosse ridotto a luogo di ritrovo di ragazzi con la conseguenza di schiamazzi, disturbo degli abitanti del quartiere ed anche attività illecite, come peraltro accertato in più occasione dai giri di controllo dei carabinieri.

Da qui, l’iniziativa di sensibilizzazione, come anticipato dal responsabile dell’oratorio, Giuseppe Sant’Elena, all’indomani della lettera pubblicata da queste pagine. Ecco, quindi, l’idea della “marcia della legalità”, una sorta di “seconda puntata” rispetto a quella organizzata in occasione dell’intitolazione del Belvedere a Don Pino Puglisi.

Dopo il momento di raduno, il ritorno lungo le vie del centro storico, fino ad arrivare nella basilica “Maria Santissima dell’Elemosina”, dove tutti i partecipanti al grest hanno assistito alla messa celebrata dal prevosto parroco, padre Pino Salerno.

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Associazionismo

Lions Club e Accademia Universitaria discutono di “violenza di genere”

A Villa delle Favare l’intervento della penalista Floriana D’Amico e la testimonianza di Vera Squatrito

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Il Lions Club Adrano Bronte Biancavilla ha affrontato, a Villa delle Favare, il tema della violenza, in collaborazione con l’Accademia Universitaria Biancavillese. È intervenuta Floriana D’Amico, penalista del Foro di Catania, che ha approfondito il nuovo ordinamento di legge sul “codice rosso”. L’avvocata ha esortato e sottolineato il dovere della denuncia in casi di episodi di violenza e maltrattamenti.

L’incontro ha ospitato anche la testimonianza di Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, uccisa dal suo compagno nel 2015, a soli 20 anni. Un intervento, il suo, che ha suscitato grande commozione.

Interventi introdotti da Graziella Portale, presidente del Lions, e Rosa Lanza, presidente dell’Accademia, e moderati da Margherita Costa, referente del club per il tema “Stop agli abusi, stop al silenzio”.  

Durante l’incontro, il referente Lions delle attività di servizio dell’area catanese, Salvuccio Furnari, ha fatto distribuire degli opuscoli progettati dal Distretto Lions Sicilia per la prevenzione della violenza di genere e per un’azione di informazione e formazione verso la cultura del rispetto. L’appuntamento a Villa delle Favara si è concluso con la lettura di una poesia di Alda Merini, forte e toccante: “Il mio trafugamento di madre”.

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