Cronaca
Blitz “Report”, il Tribunale del riesame rimette in libertà Alfio Giuffrida
L’avv. Turi Liotta: «Abbiamo sostenuto l’insussistenza dei gravi indizi di reità e l’inesistenza di ragioni cautelari»
Alfio Giuffrida torna in libertà. L’imprenditore edile di Biancavilla, coinvolto nell’inchiesta antimafia “Report” condotta dalla Guardia di finanza di Catania e coordinata dalla Dda, era stato posto ai “domiciliari”. Su istanza del suo legale, l’avv. Turi Liotta, il Tribunale del riesame di Catania, ha annullato l’ordinanza di custodia domiciliare.
«Abbiamo sostenuto sia l’insussistenza dei gravi indizi di reità del reato contestato, sia l’inesistenza di ragioni cautelari», viene sottolineato dalla difesa.
Le motivazioni della decisione della quinta sezione penale del Tribunale etneo, presieduta dal giudice Ignazia Barbarino, saranno depositate entro 45 giorni.
Giuffrida, persona incensurata, è incappato nell’inchiesta – che ha portato a 18 arresti e ad una quarantina di indagati – in una serie di circostanze per il recupero di un credito derivante dall’esecuzione di lavori in un locale di Catania.
All’imprenditore biancavillese vengono contestati fatti riferiti al periodo tra il dicembre 2017 e il febbraio 2019. Episodi, ricostruiti con intercettazioni ambientali e telefoniche, che lo vedono coinvolto con gli indagati Girolamo Brancato (esponente del clan “Laudani”) e Antonino Puglisi.
Agli arresti domiciliari da metà dicembre, l’imprenditore biancavillese riacquista adesso la sua libertà e affronterà, così, gli sviluppi e le tappe del procedimento penale scaturito dall’operazione “Report”.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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