Cronaca
“Le Iene” ancora in agguato con nuovi spunti sul caso “Ambulanza della morte”
Tappa pure al palazzo comunale per contestare al sindaco un episodio svelato da Biancavilla Oggi
Di nuovo in agguato, a Biancavilla, le “Le Iene”. La coppia di inviati formata da Roberta Rei e Diego Gandolfo sta realizzando una nuova puntata del caso “Ambulanza della morte”. Un caso per il quale sono sotto processo, con l’accusa di omicidio aggravato, gli adraniti Davide Garofolo (che segue il rito ordinario) e Agatino Scalisi (rito abbreviato). Nuovi ed importanti spunti hanno spinto il programma Mediaset ad occuparsi ancora della vicenda.
Ma a rendere visibile la presenza de “Le Iene” è stata la “tappa” al palazzo comunale per intervistare il sindaco Antonio Bonanno.
Il “blitz” al Comune ha riguardato, in particolare, l’episodio svelato da Biancavilla Oggi con l’appuntamento mancato tra Bonanno e Giuseppe Arena. Il nostro giornale aveva pubblicato, in esclusiva, una lunga lettera dell’ex titolare di agenzia funebre, testimone di giustizia. Arena aveva raccontato l’appuntamento accordato e poi disertato dal primo cittadino. Parole di fuoco nei confronti del sindaco, che avevano pubblicato in queste pagine.
«Mafia e silenzi politici a Biancavilla: severa lettera di Giuseppe Arena», avevamo titolato. Un vero e proprio appello, accorato, all’intera classe politica locale, notoriamente silente sui fatti criminali che hanno segnato l’intera città. «La mafia la si può colpire – aveva sottolineato Giuseppe Arena – se la politica si schiera a gran voce. La politica deve urlare». E invece resta vergognosamente in silenzio. Ad esclusione -si intende- delle dichiarazioni di circostanza.
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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