Connettiti con

Pubblicato

il

Lo avevamo anticipato: “Le Iene” sono tornate di nuovo a Biancavilla per nuovi spunti sul caso della “Ambulanza della morte”. Un testimone di giustizia ha raccontato altri, agghiaccianti particolari, che si aggiungono a quelli già rivelati nei servizi precedenti.

Questa volta, l’attenzione dell’inviata Roberta Rei è concentrata sul ruolo avuto dai carabinieri e su quello dei dirigenti dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. Un racconto agghiacciante.

►GUARDA IL VIDEO SUL SITO MEDIASET

Il caso era stato sollevato nel 2017 per il quale sono a processo gli adraniti Davide Garofalo (con rito ordinario) e Agatino Scalisi (con rito abbreviato). Entrambi sono accusati di omicidio per le morti di pazienti terminali, che serebbero stati uccisi in ambulanza, nel tragitto dall’ospedale a casa. Il tutto con il nulla osta dei clan mafiosi di Adrano e Biancavilla – questa l’accusa della Procura – per lucrare 200 o 300 euro a funerale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
1 Commento

1 Commento

  1. MARIA

    9 Novembre 2020 at 13:15

    IN MERITO ALLE AMBILANZE DELLA MORTE, IL SINDACO BONANO AVREBBE DOVUTO DARE UN SEGNALE FORTE DI LEGALITA’ PRESENTANDOSI ALL’APPUNTAMENTO CON L’AMMIREVOLE TESTIMONE DI GIUSTIZIA. HA INVECE ACCAMPATO SCUSE INFANTILI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

Pubblicato

il

Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti