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Un tris per la poltrona di sindaco, ecco i 160 in corsa per il Consiglio

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Tre candidati a primo cittadino e 10 liste presentate per le Amministrative del 10 giugno. In sfida Bonanno, Mastrocola e Mignemi. Boom di liste civiche con un imponente e disinvolto  rimescolamento di personaggi.

 

di Vittorio Fiorenza

È una partita che si giocherà a tre, quella per conquistare la poltrona di primo cittadino di Biancavilla. Mai un numero di contendenti così ridotto, nel centro etneo, si era registrato nell’era dell’elezione diretta dei sindaci. Dettaglio che lascia ipotizzare una investitura senza la necessità del turno di ballottaggio. Antonio Bonanno, Marco Vinicio Mastrocola e Carmelo Mignemi si sfideranno sul campo delle Amministrative del 10 giugno: il vincitore sarà chiamato ad archiviare il decennio dell’uscente Giuseppe Glorioso e a tracciare il prossimo quinquennio politico-amministrativo.

Saltati gli schieramenti tradizionali, scomparsi i simboli dei partiti, è un boom di liste civiche con un rimescolamento di personaggi. Ma dietro a simboli mai visti prima, la politica c’è con logiche “correntizie” che fanno riferimento a deputati nella presenza in penombra di vecchi registi della nomenclatura locale. Mandata in prima linea, una schiera di 160 candidati per il Consiglio Comunale, distribuiti in 10 liste.

Sei di queste appoggiano Bonanno, imprenditore 33enne, candidato che ha riunito tutte le forze del Centrodestra biancavillese, a cui si sono aggregati pezzi della coalizione uscente (come il gruppo Barbagallo del Pd e i lombardiani). Gli assessori indicati in prima battuta sono Giovanni Crispi (imprenditore agricolo di Piano Rinazze) e Antonio Mursia (noto per le sue attività di ricerca con l’Università di Catania e pubblicazioni di interesse storico).

Bonanno: «Candidato per cestinare il decennio di Glorioso»

Il Movimento 5 Stelle, spinto dall’euforia dei risultati ottenuti alle Politiche, quando oltre la metà dei votanti biancavillesi ha segnato una X sul simbolo grillino, ha messo in campo il prof. Mastrocola, 47 anni, insegnante di Lettere nella scuola media “Luigi Sturzo”, attivo come autore teatrale e di narrativa scolastica e per ragazzi. Ha scelto due avvocati come assessori: Vincenzo D’Orto e Antonio Pastanella.

Mastrocola: «Biancavilla ha bisogno di recuperare normalità»

L’entourage del sindaco uscente con le aree che fanno riferimento a Sammartino e a Villari si sono ritrovati su Carmelo Mignemi, coordinatore infermieristico in una struttura sanitaria privata, già consigliere comunale dal 2008 al 2013 nelle fila del Centrodestra. Fra le tre forze in suo appoggio, figura il simbolo del Partito democratico, anche se i motori trainanti si concentrano nelle altre due liste. Quattro gli assessori designati da Mignemi: Rosanna Bonanno, Giusi Distefano, Carmelo Milazzo e Dino Lanza, che hanno avuto (ad esclusione di quest’ultimo) esperienze nelle giunte Manna e Glorioso.

Mignemi: «Una sfida in cui ci metto la faccia, il cuore e l’anima»


Liste a sostegno di Antonio Bonanno

Antonio Bonanno Sindaco: Salvatore Bonaccorsi, Piera Calcagno, Giuseppe Cantarella, Placido Caporlingua detto “Dino Caporlingua”, Rita Agata Castelli, Anna Costa, Enrico Fiorino, Giuseppe Lombardo, Laura Marino, Mauro Mursia, Agatino Neri detto “Tino”, Sara Enrica Neri, Giusi Eleonora Papotto, Francesca Scalisi, Luigi Tirendi detto “Antonio”, Maria Rosita Zammataro

Biancavilla che lavora: Martina Salvà detta “Muracel”, Vincenzo Amato detto “Enzo”, Alfio Stissi, Antonino Conti, Placido Furnari, Giuseppina Galvagno detta “Mille”, Selenia Maria Grasso, Pietro Merlino, Marisa Merlo, Antonino Messina detto “Antonio”, Daniele Minissale, Carmelo Petronio, Ornella Portale, Giuseppe Ranno, Graziella Tempera, Giuseppe Antonio Petralia

Biancavilla Mi Piace: Anna Cardillo, Cinzia Fallica, Giuseppe Finocchiaro, Alfio Furnari detto “Alfredo”, Vincenzo Giardina, Alfina Grasso detta “Fina”, Roberto Grigorio, Giulio Khalil, Maria Grazia Laudani, Agata Leone, Maurizio Manganaro, Salvatore Messina, Laura Milazzo, Giuliana Pennisi, Alberto Pistorio, Claudio Randazzo

Costruiamo il nostro futuro: Santo Battiato, Antonino Bonanno detto “Antonio”, Salvatore Chisari detto “Salvo”, Alessandro Corsaro, Valentina Greco, Maria Nicolosi, Maria Grazia Oliveri, Giovanna Petralia, Fabrizio Portale, Salvatore Pulvirenti detto “Salvo”, Luigino Randazzo detto “Gino”, Loredana Ricceri, Giuseppe Schillaci, Ada Vasta, Maria Grazia Ventura detta “Anna Maria”, Lucia Vitanza

Riparti Biancavilla: Antonio Bonanno, Sara Branchina, Marco Cantarella, Antonino Corsaro, Salvatore Di Marzo, Emily Fisichella, Vincenzo Furnari, Desiree Giangreco, Daniela Giordano in La Piana, Giovanna Greco in Sberni, Giovanni Luca Leo, Tiziana Mazzaglia, Antonella Quaceci, Salvatore Scalisi, Vanessa Tempera in Tuccio, Valentina Ventura

Volare Insieme per Biancavilla: Carmelita Stefania Amato, Luigi Giovanni D’Asero, Angelo Riccardo De Masi, Placido Furnari, Nunzio Antonio Gandolfo, Rosa Ingiulla, Riccardo Alfredo Lucifora, Carmelina Milazzo, Maria Rita Irene Nicolsi detta “Dora”, Francesco Privitera, Daniela Russo, Salvatore Scaccianoce, Carmen Rita Stimoli, Chiara Stissi, Giuseppe Stissi, Filippo Ventura


Lista a sostegno di Marco Vinicio Mastrocola

Movimento 5 Stelle: Placido Asero detto “Dino”, Michele Bellocchi, Adelaide Biondi, Marco Bruno, Daniela D’Agati, Francesca Francese, Rosetta Garufi, Giuseppe Greco, Rosa Magro, Carmelo Marcello Mammoliti, Marco Vinicio Mastrocola, Placido Navarria detto “Dino”, Vincenzo Panebianco, Salvatore Pennisi, Antonio Petralia, Alessia Scarfalloto


Liste a sostegno di Carmelo Mignemi

Biancavilla 2.0: Alessandra Ardizzone, Roberta Asero, Rosanna Bonanno, Giuseppina Conti, Manuela Distefano, Roberta Floresta, Alfredo La Delfa, Salvatore Laudani, Alessandro Leocata, Rosa Maria Lo Faro, Giorgia Messina, Vincenzo Mignemi, Rosanna Neri, Tiziana Petteni, Concetta Sangiorgio, Giuseppe Santangelo

Partito Democratico: Miriam Aricò, Antonino Bonanno detto “Nino”, Salvatore Cunsolo, Alfio Galvagno, Annachiara Galvagno, Salvatore Greco detto “Vincenzo”, Cinzia Mazzaglia, Domenico Mille detto “Mimmo”, Angelica Nicolosi, Anna Pelleriti, Carmelo Santangelo, Simone Scandura, Antonio Signorello, Agata Natoli

SiAmo Biancavilla: Vincenzo Cantarella, Vincenzo Chisari, Salvatore Cilia, Alfio Distefano, Giuseppe D’Urso, Pina Ferro, Nancy Fiore, Filippo Furnari, Francesca Grigorio, Pinuccia Lanzafame, Simona Petralia, Giuseppa Sinardi, Ornella Spalletta, Gianpaolo Terranova, Grazia Ventura, Placido Verzì

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2 Commenti

2 Commenti

  1. sabino

    21 Maggio 2018 at 16:10

    La penso quasi come te Dino, dopo aver fatto partire il nuovo “governo cittadino” e trascorsi qualche mese si assisterà alla solita girandola di poltrone come forma di contentino per tutti, vinti e vincitori.
    Solita “porta scorrevole” che non farà più capire chi sta con chi e chi è l’ opposto dell’ altro.
    In gioco un ex assessore di destra passato a sinistra, un altro “ritenta sarai più fortunato” oppure la prima volta (in politica) non si scorda mai.
    Difficile sapere scegliere su chi puntare, incrociamo le dita e auguriamo “Good morning Whiteville!!! “

  2. Dino

    18 Maggio 2018 at 11:35

    Queste elezioni o votazioni, alcuni dalla mentalita’ avanzata adesso li chiamano semplicemente “consultazioni”, sono una presa in giro e badano a soddisfare interessi personali. Si puo’ capire benissimo le reali intenzioni dei candidati benche’ le loro coalizioni sono ammucchiate fatte con l’unico scopo di vincere non di governare e questi agglomerati molto spesso sono composti da :ignoranti, morti di fame,egoisti, gente che non ha mai lavorato, laureati accorti di aver perso solo tempo (Laurea : ormai questo titolo lo danno a tutti basta un sostentamento economico che nella maggiore viene dai genitori) liste, listine.. partiti, partitini ..movimenti..1.0-2.1.-3.2-5.6 upgrade and update… e vari altri casini mentali.. insomma non sanno piu’ come chiamarli affinche’ tutti possano mangiare naturalmente sulle spalle degli altri onesti che si fanno un mazzo cosi’ per portare un pezzo di pane a casa facendo gli schiavi tutti il giorno poiché oggi anno 2108 siamo ritornati alla schiavitu’ e allo sfruttamento! Il nostro paese intanto é morto dove ognuno fa quel che gli pare, l’ipocrisia, l’incivilta’,il degrado, il non rispetto delle regole e verso gli altri fa da padrona.
    Fino a quando le cose non cambieranno io a votare non vado piu’ fatelo anche voi meglio starsene a casa o andare a divertirsi.

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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