Istituzioni
Disservizi elettrici, Bonanno: «Chiederò il risarcimento dei danni all’Enel»
Sono stati tre i principali guasti verificatisi a Biancavilla, annunciato pure un esposto alla Procura
«Il distacco prolungato di energia elettrica ha provocato non soltanto disagi a centinaia di famiglie, e già questo sarebbe sufficiente per mandare su tutte le furie anche un galantuomo. Ma si è tradotto in un danno economico elevato per centinaia di aziende. Valuteremo l’ammontare dei danni per chiedere un adeguato risarcimento. Cittadini e aziende locali sono il vero patrimonio di una comunità: nessuno, per imperizia o per ragioni strutturali, può compromettere la loro stabilità».
Lo afferma il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, in riferimento ai disservizi elettrici che hanno investito il nostro comune, come altri della provincia di Catania e della Sicilia.
L’intento, adesso, è quello di capire le ragioni dell’interruzione di un servizio essenziale. Per questo, «d’accordo con i sindaci dei comuni etnei travolti dall’improvviso distacco di energia elettrica, sarà presentato un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti delle due società affinché sia fatta chiarezza sulle ragioni che hanno portato a un “default” di enormi dimensioni».
C’è anche un’altra linea di intervento, come annunzia ancora Bonanno: «All’Anci Sicilia – l’associazione che riunisce i Comuni dell’Isola e del quale sono Consigliere -, assieme agli altri colleghi sindaci chiederemo di proclamare lo stato di emergenza nazionale e regionale, oltre che la sospensione del pagamento delle bollette dell’energia elettrica relative al mese di luglio».
A Biancavilla ci sono stati quartieri e zone senza erogazione elettrica per parecchie ore. Disagi, con continui distacchi, durati giorni. Da via Inessa al viale Cristoforo Colombo, operai sono stati al lavoro, effettuando anche scavi nel sottosuolo alla ricerca dei guasti, dovuti alle alte temperature. In paese, i guasti principali sono stati tre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Istituzioni
Sos “Ortopedia”, voci di accorpamento dei reparti di Biancavilla e Paternò
Fonti qualificate confermano a “Biancavilla Oggi” un atto di proposta della direzione generale dell’Asp
Il reparto di Ortopedia dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla potrebbe essere accoprato a quello dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò. Non c’è ancora una disposizione, ma si è alla fase della proposta avanzata dalla direzione generale dell’Asp di Catania. La conferma arriva da fonti qualificate consultate da Biancavilla Oggi.
Questa possibilità, al vaglio degli addetti ai lavori, secondo quanto apprende il nostro giornale, è dettata da esigenze organizzative. Come è noto, la carenza di personale incide sull’offerta sanitaria.
La soluzione ipotizzata, ritenuta «straordinaria e temporanea», mirerebbe a garantire la qualità dei servizi e gli standard di assistenza e sicurezza. Le esigenze specifiche riguardano, in particolare, gli interventi al femore. Queste, dunque, le motivazioni.
Bisognerà capire in che modo le misure, una volta approvate, dovessero essere applicate. Pur non essendoci alcuna decisione, il timore, in ultima ipotesi, è quello di una eventuale chiusura del reparto di Biancavilla, vanificando una storia gloriosa dell’Ortopedia dell’ospedale di Biancavilla.
Ma al di là di questa evenienza, interna all’Asp di Catania, relativa ai reparti di Ortopedia, c’è in piedi alla Regione il documento di riordino della rete ospedaliera. Gli interventi avanzati descrivono un quadro di depotenziamento e svuotamento dell’ospedale di Biancavilla a vantaggio di quello di Paternò (con l’intento di ospitare il polo chirurgico), nonostante il primo abbia una struttura più moderna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 mesi ago
Blitz “Ultimo atto”, la Procura chiede 125 anni di carcere per 13 imputati
-
Politica3 mesi ago
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
-
Cronaca2 mesi ago
Operazione “Ultimo atto”, avviato il processo anche per altri sei imputati
-
News3 mesi ago
Il capitano Cipolletta: «La mafia qui attecchisce, ma Biancavilla cambierà»