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Cronaca

Fiamme e fumo a ridosso dell’ospedale di Biancavilla: pompieri in azione

Intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Adrano in un terreno della struttura sanitaria

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© Foto Biancavilla Oggi

Un incendio all’interno del perimetro dell’ospedale di Biancavilla. Ad andare in fiamme sono state sterpaglie, praticamente a ridosso della struttura sanitaria. È la parte in cui dovrà sorgere la pista dell’elisoccorso ad essere interessata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano per arginare l’incendio.

Proprio nei giorni scorsi, in un incontro al palazzo comunale di Biancavilla, i vertici dell’Asp di Catania avevano rassicurato sull’iter per realizzare l’elisuperficie attigua all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. In tal senso, è già pronto il progetto esecutivo: lo ha confermato l’ing. Francesco Alparone, direttore dell’Ufficio tecnico dell’azienda sanitaria.

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Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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