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Nella parrocchia dell’Idria costituito gruppo giovanile ispirato a Carlo Acutis

L’associazione, che raggruppa ragazzi dai 12 ai 18 anni, mira ad un impegno fattivo nella carità cristiana

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Un gruppo giovanile innamorato della spiritualità di Carlo Acutis. È la nuova realtà aggregativa, ispirata al giovane proclamato beato, che è nata nella parrocchia di Santa Maria dell’Idria di Biancavilla. Da un’idea formulata lo scorso ottobre, adesso il gruppo si può dire costituito.

Samuele Salamone, studente di quarto anno al liceo Scienze umane, è stato uno dei promotori dell’associazione giovanile. «Siamo un gruppo di ragazzi e ragazze –dice – provenienti da diverse realtà parrocchiali della città, affascinati dalla figura di Carlo Acutis. Ufficialmente ci siamo riuniti per la prima volta l’otto novembre. Ci vediamo ogni settimana, la domenica, presso i locali di via Gemma della parrocchia».

Per ora è un gruppo ristretto, ma altre adesioni si attendono. «Siamo dodici – specifica Samuele – e parliamo della spiritualità di Carlo e delle varie tematiche che lui amava, legate alla fede, alla Chiesa, alla carità».

E a proposito di carità cristiana, Samuele guarda avanti: «In futuro, appena l’emergenza Covid ce lo consentirà, vogliamo fattivamente operare, aiutando la Caritas parrocchiale nella distribuzione degli alimenti, collaborando con una casa famiglia, portando un po’ di conforto agli ammalati, accompagnando i ministri straordinari dell’Eucarestia nelle case. Ci interroghiamo per capire concretamente dove adoperarci nella carità».

La fascia d’età dei componenti del gruppo varia dai 12 ai 18 anni: è aperto a tutti gli adolescenti, di ogni parrocchia, che desiderano parteciparvi. Gli incontri sono tenuti dal parroco, padre Giovambattista Zappalà, e da una parrocchiana, Concita Asero.

La comunità cattolica di Biancavilla ha già mostrato interesse per la figura di Carlo Acutis. Lo ha fatto in occasione della riapertura al culto della Chiesa del Purgatorio, dopo il periodo del primo lockdown. Una riapertura che ha consentito di riprendere l’adorazione eucaristica permanente, che coinvolge circa 300 biancavillesi e che Carlo considerava “l’autostrada per incontrare Gesù”».

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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