Chiesa
Con un pensiero a Carlo Acutis riapre a Biancavilla la chiesa del Purgatorio
Per i fedeli riprende l’adorazione eucaristica prolungata, che coinvolge quasi 300 biancavillesi

Riapre al culto, a partire da lunedì 19 ottobre, a Biancavilla, la chiesa del Purgatorio. Riprende così l’adorazione eucaristica prolungata. E un pensiero, per l’occasione, viene rivolto a Carlo Acutis, il ragazzo morto a 15 anni ed elevato a beato dalla Chiesa cattolica, nella celebrazione tenutasi ad Assisi.
L’adorazione eucaristica a Biancavilla è cominciata il 3 gennaio 2006, proprio l’anno della morte di Carlo. Inizialmente era curata dalla fraternità “Ecco tua Madre”, guidata da padre Carmelo Barbera, nella chiesa di San Gaetano. Ma l’edicifio sacro è inagibile a casua del forte terremoto del 2018. Poi è passata a tutta la comunità ecclesiale di Biancavilla.
«Abbiamo l’opportunità –spiega il vicario foraneo, don Giovambattista Zappalà– di poter riprendere l’adorazione prolungata, che non si è fermata dal 3 gennaio 2006. Quindi sono ben 13 anni che i biancavillesi adorano il Signore Gesù tutti i giorni».
Attualmente sono circa 250 gli “adoratori”, mentre i “capitani d’ora” sono 18 e 12 i ministri straordinari della Comunione, provenienti da varie parrocchie.
«A causa del Covid – prosegue padre Zappalà– abbiamo dovuto ovviamente chiudere. Adesso, viste le condizioni e con i dovuti permessi, possiamo riaprire la chiesa del Purgatorio. A trarre beneficio dall’adorazione prolungata a Gesù Eucarestia è tutta la città, perché la preghiera ridonda sempre a beneficio degli altri, con benedizioni spirituali e anche materiali. Gesù non ha bisogno di noi, ma siamo noi che abbiamo bisogno di Lui, di stare accanto a Lui».
E a proposito di Carlo Acutis, padre Zappalà sottolinea che «non è casuale la riapertura della chiesa del Purgatorio e la ripresa dell’adorazione a pochi giorni dalla beatificazione di Carlo Acutis. Lui era un ragazzo del tutto “Cristocentrico” ed “Eucaristicocentrico”, nel senso che viveva la sua giornata attorno a Gesù. L’adorazione la definiva “autostrada” per incontrare Gesù».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa
La devozione e gli “ossequi”: restaurata la statua della Madonna del Carmelo
Interventi finanziati dai fedeli della parrocchia dell’Idria: l’opera è di Giovambattista Sangiorgio

Dopo mesi di restauro, la parrocchia Santa Maria dell’Idria rivede il simulacro della Madonna del Carmelo in una nuova veste. Un’opera interessata ad interventi, finanziati esclusivamente dai fedeli.
La statua, realizzata con la tecnica dell’impannaggio – che prevede l’utilizzo di legno, tela, colla e stucco, ampiamente utilizzata in Sicilia – è un’opera del biancavillese Giovambattista Sangiorgio (lo stesso autore del “Cristo Risorto” di Biancavilla): risale al 1901 ed è collocata nella nicchia a lei dedicata all’interno della chiesa.
La devozione alla Madonna del Carmine è una caratteristica del Sud Italia: tante in Sicilia le chiese e le associazioni a lei dedicate. Nella parrocchia biancavillese, in passato, durante la quindicina, la messa era molto partecipata e i fedeli sostavano davanti all’altare per rivolgere i cosiddetti “ossequi”.
La statua della Madonna del Carmelo era stata già interessata, con il parroco padre Salvatore Nicoletti, a lavori, eseguiti dal professor Antonino Distefano. Restauri che, però, avevano bisogno di un nuovo ripristino.
Lo hanno eseguito, nei mesi scorsi, due giovani artisti, Francesca Crispi e Alfredo Sergi. Innanzitutto è stata resa solida la base, in seguito sono state ricostruite alcune parti mancanti e, infine, sono stati riportati i colori e le rispettive decorazioni al loro stato originale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Chiesa
Quel viaggio chiamato “adolescenza”: lo psicologo parla all’oratorio “Don Bosco”
Un confronto aperto e serrato tra il dott. Alessio Leotta e i giovani della parrocchia dell’Annunziata

Un’occasione di formazione e riflessione per parlare di adolescenza a una platea di… adolescenti. L’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata ha promosso l’incontro con i propri giovani, ponendoli davanti ad un ospite esperto in dinamiche adolescenziali. Ragazze e ragazzi si sono confrontati con il dott. Alessio Leotta, psicologo e psicoterapeuta, affrontando diversi aspetti di quella età, cruciale per la crescita e la formazione dell’individuo.
Il professionista ha proposto un’analisi approfondita di questa delicata fase della vita, soffermandosi su aspetti fondamentali come il cambiamento dell’identità, le sfide emotive, il bisogno di appartenenza, la gestione delle relazioni e la scoperta della propria autonomia. L’approccio non è stato solo teorico, ma fortemente partecipativo: i giovani sono stati invitati a condividere liberamente le proprie esperienze, emozioni e dubbi.
Molti hanno trovato lo spazio per raccontare vissuti personali, paure e desideri, scoprendo nel gruppo un luogo sicuro dove potersi esprimere senza giudizio. Il dott. Leotta ha creato un clima accogliente, rispondendo con empatia e professionalità alle domande e ai racconti.
Un confronto che ha generato una profonda consapevolezza collettiva: l’adolescenza, con tutte le sue difficoltà, è anche un’opportunità per conoscersi meglio, per imparare a relazionarsi con gli altri e per costruire il proprio futuro. Un bagaglio di conoscenze in più per i giovani dell’oratorio “Don Bosco”, più compresi, motivati e pronti ad affrontare il proprio percorso con maggiore serenità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Fuori città4 settimane ago
Emozioni “Oltre le grate”, il libro di suor Cristiana diventato musical del Cgs Life
-
Cronaca4 settimane ago
Incendio da paura a Biancavilla: capannone in fiamme, alta colonna di fumo
-
Storie2 settimane ago
Chiude il “Tropical Bar”: quel ritrovo giovanile nella Biancavilla Anni ’80 e ’90
-
Storie3 settimane ago
Turisti biancavillesi a Bergamo elogiati dalla polizia locale: «Un atto di onestà»