Scuola
Gli alunni della “Sturzo” scoprono il mondo dell’elettronica e della robotica
Ospiti della scuola biancavillese un gruppo di ingegneri della StMicroelectronics: premiate tre classi

La scuola media “Luigi Sturzo” di Biancavilla ha ospitato uno staff di ingegneri della STMicroelectronics, azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore con una sede prestigiosa a Catania.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di avvicinare i più giovani al mondo dell’elettronica e della robotica, promuovendo l’interesse per le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e le loro potenziali applicazioni.
L’incontro si è svolto nell’aula magna dell’istituto ed era rivolto agli studenti delle classi seconde. Durante l’evento, gli ingegneri della STMicroelectronics hanno presentato i programmi di Sostenibilità, STEM your way, Diversity, Equity e Inclusion dell’azienda, sottolineando l’importanza di queste tematiche nel settore dell’elettronica e della robotica.
Premiate tre classi della “Sturzo”
Per l’occasione, inoltre, premiate le tre classi vincitrici dell’iniziativa “Girls Code It Better”, organizzata dal “Club Girls Code It Better” di cui fanno parte molte alunne della scuola. Sono state proprio le ragazze del “Club” a premiare le classi vincitrici: 1H, 2F e 3B.
Assai apprezzato dagli studenti l’incontro con STMicroelectronics che ha permesso loro di conoscere da vicino il mondo dell’elettronica e della robotica e di scoprire le opportunità offerte da queste discipline. La premiazione del progetto “Girls Code It Better” ha contribuito, inoltre, a valorizzare il talento e la passione delle ragazze per le materie STEM.
Soddisfazione espressa dalla dirigente scolastica Concetta Drago. Il progetto “Girls Code It Better” è stato realizzato nel corso dell’anno scolastico grazie alle docenti della scuola Daniela Parisi e Antonella Bisicchia (entrambe ingegneri).
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Fuori città
Il monachesimo e San Placido, lezione di Filadelfio Grasso ad alunni modenesi
Via meet, incontro dello studioso con le quinte classi della scuola “Cavedoni” di Levizzano Rangone

Lezione, nella scuola “C. Cavedoni” di Levizzano Rangone, in provincia di Modena, sul monachesimo in Occidente, su San Benedetto da Norcia e su San Placido. A tenerla in collegamento via meet è stato Filadelfio Grasso del circolo “San Placido” di Biancavilla.
Collaboratore di Biancavilla Oggi e studioso di storia e tradizioni locali, Grasso è stato invitato a parlare agli alunni di quinta elementare dall’insegnante Giuseppe Gugliuzzo, anche lui biancavillese e altro nostro apprezzato collaboratore.
Il grande contributo del monachesimo in Italia e in Europa, l’ordine sociale distrutto dai barbari, l’apporto dato alla cultura con la nascita delle biblioteche presso i monasteri. Sono alcuni argomenti trattati da Grasso. Lo studioso si è poi soffermato pure sulla figura di San Placido, discepolo di San Benedetto e patrono di Biancavilla, che subì il martirio a Messina, secondo la tradizione.
Una lezione ricca di spunti, una storia ricca di fascino. Suscitato l’interesse dei piccoli studenti, che hanno posto diverse domande a Grasso sul monachesimo occidentale e sulla devozione di San Placido alle pendici dell’Etna. Copia del libro di Filadelfio Grasso sul patrono di Biancavilla sarà donata alla biblioteca della scuola modenese.
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Istituzioni
Il cattolico antifascista finito nei lager: Biancavilla ricorda Gerardo Sangiorgio
Giornata della memoria: reso omaggio al biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

Nella “Giornata della memoria”, Biancavilla ha ricordato la figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese, cattolico e antifascista, mandato nei lager all’indomani dell’Armistizio perché rifiutò di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò. E da lì tornò con una disumana esperienza, ma dedicando la sua vita di insegnante alla promozione dei valori di libertà e fratellanza.
Davanti al busto a lui dedicato nel cortile di Villa delle Favare, sono stati i ragazzi del plesso “Guglielmo Marconi” a deporre un canestro floreale. Presente anche la figlia di Sangiorgio, Rita. Anche la scuola “Luigi Sturzo” ha celebrato la figura di Sangiorgio.
Nei loro interventi, il vice sindaco Martina Salvà, l’assessore all’Istruzione Vincenzo Randazzo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero, hanno sottolineato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella lotta all’odio e all’indifferenza: «È necessario costruire insieme il bene comune perché quelle atrocità non abbiano più a ripetersi».
In aula magna, ospitato un incontro con gli interventi degli studiosi Placido Antonio Sangiorgio, figlio di Gerardo, Salvatore Borzì e Giuseppe Tomasello. Saluti iniziali della dirigente Concetta Drago.
Nel “Giardino dei Giusti’ dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, infine, i giovani studenti hanno deposto una cesta di fiori. La cerimonia è stata preceduta dalla lettura di alcuni passaggi significativi di “Se questo è un uomo”, il libro-testimonianza di Primo Levi.
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