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Cronaca

Ladra al supermercato di Biancavilla bloccata ed arrestata dai carabinieri

È una donna di 28 anni: i militari l’hanno attesa all’uscita dopo la segnalazione del direttore

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La telefonata proveniente dal direttore del supermercato Decò di viale dei Fiori a Biancavilla è arrivata alla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Paternò. Sul posto, immediato l’intervento dei militari della stazione di via Benedetto Croce.

Il direttore dell’esercizio commerciale ha riferito che, pochi minuti prima, l’addetto alla sicurezza aveva notato una giovane donna, mai vista prima in quel negozio, che appena entrata e nel giro di pochi minuti, aveva prelevato numerose confezioni di tonno da uno scaffale.

Certa di non essere vista, la donna, dopo aver riposto le scatolette in una borsa, ha continuato lo “shopping” prelevando altri prodotti, questa volta di profumeria, che ha nascosto invece in una tasca interna posteriore dello smanicato.

Individuata la ragazza (una 28enne straniera), i carabinieri l’hanno attesa all’uscita, dove lei, inconsapevole della loro presenza, si è con nonchalance avviata alle casse mettendo, però, sul nastro scorrevole, solo una confezione di tovaglioli di carta ed una zucchina, il tutto per la somma di 2,40 euro.

Inevitabile la perquisizione nel momento in cui la giovane ha superato le barriere antitaccheggio senza pagare i prodotti nascosti.

Oltre a 10 confezioni di tonno del valore commerciale di 60 euro, aveva rubato 4 insalate pronte, 4 confezioni di repellenti per insetti e 2 shampoo per capelli, per un valore complessivo di 130 euro. In quel momento è scattato l’arresto per il reato di tentato furto aggravato, convalidato dall’autorità giudiziaria.

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Cronaca

Fuochi d’artificio e rombi di motori per l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi

Funerali nella chiesa del “Santissimo Salvatore” per il giovane ucciso nelle campagne di Centuripe

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Fuochi d’artificio fuori dall’abitazione di Spartiviale, all’ingresso della chiesa del “Santissimo Salvatore” e al cimitero. Un corteo con moto e scooter lungo le strade del centro storico. Clacson e rombo di motori. Striscioni e palloncini. Applausi e lacrime.

Così è avvenuto l’ultimo saluto ad Antonio Andolfi, il giovane biancavillese di 20 anni ucciso con un colpo di pistola, durante un inseguimento, nelle campagne di Centuripe.

I funerali li ha celebrati il parroco don Salvatore Verzì. All’interno della chiesa di viale Europa, silenzio e raccoglimento, attorno alla bara bianca.

«Bisogna alzare lo sguardo a Cristo – ha detto padre Verzì – perché guardando Cristo l’uomo, chiunque esso sia, può ritrovare la vera immagine di sé e così non fare del suo cuore un luogo di barbarie». Il sacerdote si è rivolto in modo particolare ai giovani presenti: «La vita è sacra, altrimenti è davvero la barbarie. Solo Cristo ha il potere di liberarci della morte qualsiasi forma essa assuma».

Per ragioni di prevenzione di ordine pubblico, a seguire e monitorare lo svolgimento, come accade in casi del genere, c’erano carabinieri in divisa e in borghese.

Indagini ancora in corso

Sul fronte delle indagini, nonostante sia stato sottoposto a fermo il 46enne Salvatore Santangelo per gravi indizi di colpevolezza, il lavoro dei militari non è ancora concluso. Proseguono approfondimenti e acquisizioni di informazioni. Il fascicolo dell’inchiesta è ora sul tavolo della Procura di Enna, competente per territorio.

Il movente è stato indicato in una serie di dissidi tra il presunto omicida e la vittima per questioni legate a terreni e pascoli di ovini. Al vaglio degli inquirenti, episodi che si riferiscono agli ultimi due anni. L’ultima discussione è degenerata in lite. Ne è nato un inseguimento nelle strade di campagna. Santangelo, con la sua jeep, si è ritrovato affiancato al furgoncino in cui viaggiava Andolfi, e ha cominciato a sparare. Almeno tre colpi di pistola. Uno ha centrato il giovane al torace, come accertato pure dall’esame autoptico.

Il conducente del furgone – anche lui allevatore – ha proseguito la corsa fino all’ospedale di Biancavilla, ma il 20enne era già spirato durante il tragitto. Ai carabinieri della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla è bastato poco per rintracciare Santangelo, che non era ancora rientrato a casa e che subito ha assunto un atteggiamento collaborativo.

Assistito dall’avv. Giuseppe Milazzo, si attende per lui una nuova convalida del fermo da parte del gip del Tribunale di Enna, dopo quello disposto in un primo momento a Catania. Resta chiuso in una cella del carcere catanese di piazza Lanza. Gli vengono contestati l’omicidio di Andolfi, il tentato omicidio del conducente del furgoncino e il porto illegale d’arma da fuoco.

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