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Covid-19, contagiato un 17enne di Biancavilla tornato anche lui da Malta
Nuovo aggiornamento, dato dal sindaco Antonio Bonanno, sui casi di positività al coronavirus


Salgono a tre i contagi per coronavirus a Biancavilla successivi alla fine del lockdown. Il sindaco Antonio Bonanno ha comunicato l’aggiornamento attraverso la propria pagina Facebook. Si tratta di un minorenne rientrato anche lui da Malta, come un altro giovane di Biancavilla risultato “positivo” al tampone.
«Devo comunicarvi della positività di un altro nostro concittadino al Covid-19. Mi è stato appena reso noto dall’Asp. Si tratta di un 17enne rientrato dall’estero nei giorni scorsi», ha specificato il primo cittadino.
«Gli auguro la pronta guarigione. Lui, assieme alla famiglia, dovranno adesso rispettare i giorni obbligatori della quarantena», ha detto Bonanno.
«Mascherina, distanza interpersonale, pulizia delle mani: continuiamo a fare ciò che ci siamo sempre detti», ha infine raccomandato per l’ennesima volta.
La notizia di questo ennesimo contagio si aggiunge, quindi, a quella dei due casi precedenti riscontrati con tampone positivo.
Prima il giovane di 19 anni che ha avuto lievi sintomi di ritorno da un viaggio con gli amici a Malta. Poi l’anziano 80enne che, dopo essere stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla, è stato trasferito al “San Marco” di Catania con i sintomi dell’infezione in corso.
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La lapide marmorea dedicata a Salvatore Furno mandata in frantumi
Distrutta in via Romagnosi la targa intitolata ad una vittima delle foibe nel “Giorno del ricordo”


La lapide marmorea dedicata a Salvatore Furno (vittima biancavillese delle foibe) è stata frantumata. I pezzi sono a terra, in via Romagnosi. La targa commemorativa era stata affissa, per volere dell’amministrazione comunale, nel luogo i cui aveva abitato Furno, nato nel 1901 e finito nelle foibe nel 1945.
L’affissione della lapide era avvenuta nel “Giorno del ricordo” con la partecipazione di alcuni pronipoti di Furno, che aveva lasciato Biancavilla nel 1933 per andare a fare l’insegnante.
Il sindaco Antonio Bonanno è stato informato dell’accaduto. Il gesto non sarebbe da collegare ad un’azione vandalica. Si sospetta di qualcuno che ha compiuto l’atto in modo sconsiderato, sulla base di segnali che erano stati notati fin dal giorno della cermonia del 10 febbraio.
Da parte del Comune, secondo quanto apprende Biancavilla Oggi, c’è l’impegno da subito a realizzare una nuova targa e ricollocarla nella stessa parete dell’abitazione che fu di Salvatore Furno.
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Alfio
2 Settembre 2020 at 10:50
Oltre ad augurare anche io pronta guarigione, mi auguro pure (e soprattutto) che questo ragazzo non abbia contagiato altre persone che, in buona fede o non immaginando della positività, possano aver contratto il virus. Persone (e ce ne siamo tante) che pur potendolo fare hanno evitato uscite in luoghi affollati (discoteche, movide notturne, pub super-affollati) o viaggi in nazioni “pericolose” (malta, grecia, spagna, francia, croazia, ecc.). Basterebbe soltanto fare qualche piccolo “sacrificio intelligente” anziché pensare che “il coviddi non esiste” oppure che “a me non succede nulla”, divertimento non vuol dire “sballo” oppure uscire a tutti i costi