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Sentenza Cga contro il Comune: «Indennizzare terreni vincolati»

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Terreni privati vincolati dal Comune con l’intento di farne spazi destinati alla collettività. Eppure, nel decennio di vigenza del Prg, non ha proceduto con gli espropri, lasciando quelle aree in una sorta di “limbo”. L’ente non li ha utilizzati per finalità pubbliche e i proprietari sono stati impediti a qualsiasi uso proprio. Scaduti i 10 anni, il Comune ha reiterato ulteriormente il vincolo.

Ma attenzione: a prescindere dall’effettivo uso che ne farà l’amministrazione, il proprietario ha diritto ad un indennizzo.

È questo il principio sostenuto in una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia (a firma del presidente Carlo Deodato) contro il Comune. Sentenza che ribalta il pronunciamento del Tar e dà ragione ad un cittadino (assistito dall’avv. Andrea Ingiulla), che aveva chiesto il cambio di destinazione di un proprio terreno, rispetto a quella prevista nel Prg del 1993.

Il Cga ha affermato che la destinazione urbanistica a zona F2 (attrezzature ad uso pubblico) costituisce un vincolo di natura espropriativa e come tale è scaduto nel 2003, al termine dei dieci anni di validità allora previsti dalla legge. Di conseguenza, se il Comune intendesse asservire nuovamente il terreno a finalità pubbliche (verde, attrezzature di interesse collettivo, ecc.), deve dare una chiara motivazione e, soprattutto, al privato deve riconoscere un indennizzo, per il solo fatto della riapposizione del vincolo, che oggi è di 5 anni. In queste condizioni rientrano centinaia di cittadini biancavillesi.

«Com’è facilmente intuibile, il principio affermato –evidenzia l’avv. Ingiulla– potrebbe avere effetti devastanti per le già precarie casse comunali, visto che il nuovo Prg, in corso di imminente approvazione da parte della Regione, ha in pratica riconfermato tutti i vincoli espropriativi contenuti nel previgente strumento urbanistico, esponendo il Comune alla richiesta di indennizzo da parte dei diversi proprietari interessati, i quali, in caso di mancato pagamento, potrebbero adire il giudice per il soddisfacimento del loro diritto».

RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Comment

1 Comment

  1. Beppe

    24 Gennaio 2019 at 2:01

    Questa storia può avere solo un titolo:
    INCOMPETENTI AL COMUNE… il resto del titolo lo lascio alla libera fantasia del giornalista!
    …”Auguri” o Amen!?

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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi

Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

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© Foto Biancavilla Oggi

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.

È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.

I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.    

A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla

Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

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© Foto di Placido Recupero

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.

In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.

«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».

Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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