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Sentenza Cga contro il Comune: «Indennizzare terreni vincolati»


di VITTORIO FIORENZA
Terreni privati vincolati dal Comune con l’intento di farne spazi destinati alla collettività. Eppure, nel decennio di vigenza del Prg, non ha proceduto con gli espropri, lasciando quelle aree in una sorta di “limbo”. L’ente non li ha utilizzati per finalità pubbliche e i proprietari sono stati impediti a qualsiasi uso proprio. Scaduti i 10 anni, il Comune ha reiterato ulteriormente il vincolo.
Ma attenzione: a prescindere dall’effettivo uso che ne farà l’amministrazione, il proprietario ha diritto ad un indennizzo.
È questo il principio sostenuto in una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia (a firma del presidente Carlo Deodato) contro il Comune. Sentenza che ribalta il pronunciamento del Tar e dà ragione ad un cittadino (assistito dall’avv. Andrea Ingiulla), che aveva chiesto il cambio di destinazione di un proprio terreno, rispetto a quella prevista nel Prg del 1993.
Il Cga ha affermato che la destinazione urbanistica a zona F2 (attrezzature ad uso pubblico) costituisce un vincolo di natura espropriativa e come tale è scaduto nel 2003, al termine dei dieci anni di validità allora previsti dalla legge. Di conseguenza, se il Comune intendesse asservire nuovamente il terreno a finalità pubbliche (verde, attrezzature di interesse collettivo, ecc.), deve dare una chiara motivazione e, soprattutto, al privato deve riconoscere un indennizzo, per il solo fatto della riapposizione del vincolo, che oggi è di 5 anni. In queste condizioni rientrano centinaia di cittadini biancavillesi.
«Com’è facilmente intuibile, il principio affermato –evidenzia l’avv. Ingiulla– potrebbe avere effetti devastanti per le già precarie casse comunali, visto che il nuovo Prg, in corso di imminente approvazione da parte della Regione, ha in pratica riconfermato tutti i vincoli espropriativi contenuti nel previgente strumento urbanistico, esponendo il Comune alla richiesta di indennizzo da parte dei diversi proprietari interessati, i quali, in caso di mancato pagamento, potrebbero adire il giudice per il soddisfacimento del loro diritto».
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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu


Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
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Beppe
24 Gennaio 2019 at 2:01
Questa storia può avere solo un titolo:
INCOMPETENTI AL COMUNE… il resto del titolo lo lascio alla libera fantasia del giornalista!
…”Auguri” o Amen!?