Chiesa
Gruppo biancavillese a Messina in nome della devozione per S. Placido

Una delegazione del Circolo San Placido di Biancavilla in visita a Messina per la solennità del ritrovamento dei resti del monaco benedettino e dei compagni martiri. Un momento importante per la città dello Stretto che venera il santo come compatrone e protettore e che coinvolge, ormai da anni, in gemellaggio, diverse località accomunate dalla devozione nei confronti di San Placido. Biancavilla, Messina, Castel di Lucio e Gap (in Francia, dove vi è una numerosa presenza di immigrati biancavillesi) condividono così fede e tradizioni.
«Sono occasioni sentite e partecipate –dice a Biancavilla Oggi il presidente del Circolo San Placido di Biancavilla, Alessandro Rapisarda– l’incontro e la condivisione dei valori del santo e delle tradizioni popolari arricchiscono la Chiesa ed i fedeli nell’attualissimo messaggio di San Placido, basato sulla preghiera ed il lavoro, sull’obbedienza, sull’amicizia e su una grande fede pronta anche al martirio».
Ed è proprio sul martirio che l’abate di San Martino delle Scale, Vittorio Rizzone, ha incentrato la sua omelia. La cornice suggestiva della chiesa palatina di San Giovanni di Malta in cui si è svolta la celebrazione, in via del tutto eccezionale è stata arricchita dai mezzi busti reliquiari contenenti la scatola cranica di San Placido e i resti della sorella Flavia e dei fratelli Eutichio e Vittorino. Reliquie poi riposte nella cappella sovrastante la chiesa.
Per la delegazione di devoti biancavillese è stata l’occasione anche per incontrare i membri della Compagnia di San Placido di Messina. Tra il presidente del circolo di Biancavilla, Alessandro Rapisarda, ed il commissario straordinario della compagnia messinese, Marco Grassi, c’è stato un dialogo teso a mantenere i rapporti di amicizia tra le due realtà associative, accomunate dalla devozione per San Placido.
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Chiesa
I giovani di Biancavilla ricevuti dal vescovo: «I nostri talenti, i nostri sogni»
I ragazzi e gli animatori dell’oratorio dell’Annunziata accompagnati dal parroco, don Giosuè Messina

Una folta rappresentanza dei giovani dell’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata di Biancavilla ricevuti da mons. Luigi Renna al palazzo arcivescovile, a Catania. Un incontro proficuo nel quale si è parlato dei talenti e dei sogni giovanili. Non è mancato un pensiero rivolto a Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato, con un’esortazione del vescovo al rispetto.
«È stato un incontro molto arricchente ed edificante per noi giovani», dice Samuele Salamone, uno degli animatori dell’oratorio “Don Bosco”. Realtà giovanile viva, che sta crescendo sempre più nel nostro territorio, promuovendo iniziative sociali, culturali e religiose.
I giovani dell’oratorio, nell’incontro con Renna, sono stati accompagnati dai loro animatori e dal parroco, don Giosuè Messina. Ad ognuno, Renna ha regalato un libro di spiritualità.
«Ci ha incoraggiati –prosegue Samuele – a sfruttare i nostri talenti per il bene nostro e degli altri. L’arcivescovo ha evidenziato che dobbiamo credere in Dio e affidarci sempre a Lui. Il rapporto di fede nasce infatti con Dio. Ma ci sono altri rapporti molto importanti, quello sentimentale, per esempio».
«È stata per noi una gioia presentare i nostri giovani e nello stesso tempo raccontare come si impegnano a vivere da buoni cristiani. D’altra parte, – sottolinea padre Giosuè Messina – l’arcivescovo non ha esitato ad incoraggiare i ragazzi e i loro educatori in questo cammino delicato ed importante. Il tema del nostro incontro è stato “I sogni degli adolescenti nella crescita cristiana”, che l’arcivescovo ha sviluppato attraverso la parabola dei talenti. Non è mancato un accenno al fatto di cronaca di queste ultime settimane, quello della cara Giulia. Il padre vescovo ha esortato a vivere bene tutte le relazioni, nel rispetto reciproco, come il Vangelo ci insegna».
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