In città
Ai piedi del campanile l’omaggio degli ultras per Ciccio Famoso
Anche gli ultras di Biancavilla hanno ricordato Ciccio Famoso, capo storico del tifo rossazzurro e fondatore della Falange d’assalto, morto dopo una grave malattia. Lo hanno fatto con uno striscione collocato sulla ringhiera ai piedi del campanile della basilica biancavillese: «Rip Ciccio Famoso, padre degli ultras».
«Ci stringiamo al dolore per la morte del nostro capo», hanno detto i tifosi della sezione biancavillese, che conta una quindicina di componenti.
«Ciccio era venuto a Biancavilla, aveva visitato la chiesa madre e teneva i contatti con noi, ci voleva bene e fino agli ultimi giorni gli siamo stati vicini, per questo lo abbiamo voluto ricordare ai piedi del nostro campanile, simbolo di Biancavilla», viene sottolineato, evidenziando l’unità e la compattezza della tifoseria biancavillese per il Catania, che ha come riferimento la Falange d’assalto.
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In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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