Connettiti con

Politica

Viale dei Fiori verso l’ultimazione: ora manca soltanto la rotatoria

Pubblicato

il

Quasi un chilometro di strada comunale interamente interessata da un significativo intervento di restyling e messa in sicurezza mai attuato prima d’ora.

A Biancavilla, il viale Dei Fiori si presenta come un grande cantiere aperto, grazie al finanziamento di 1 milione e 550 mila euro che l’Amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Glorioso, nel 2011, è riuscita ad ottenere dalla Protezione Civile regionale per l’ammodernamento della strada e la creazione di una vera e propria “via di fuga”.

Avviati lo scorso anno, dopo l’espletamento dell’iter burocratico da parte della Regione, i lavori sono già in stato avanzato. In realtà, si è giunti all’ultima fase, quella che, da qui a breve, porterà alla realizzazione della rotatoria all’incrocio con via Dei Pini, in un punto strategico che segna l’approssimarsi del confine tra Biancavilla e Adrano.

Si attende l’intervento necessario di Enel e di Telecom per la sistemazione dei punti luce e di telefonia, dislocati nella zona: un passaggio indispensabile per completare i lavori e installare i nuovi piloni della pubblica illuminazione e completare gli ampi marciapiedi che, dall’incrocio con via Paternò, giungono proprio al confine con Adrano.

Oltre all’allargamento della strada, verranno realizzate aiuole di contenimento della carreggiata, soprattutto nella parte finale del viale Dei Fiori, ricavati alcuni parcheggi. L’arteria verrà asfaltata e sarà installata la nuova segnaletica orizzontale e verticale.

L’ultimo step del progetto è stato illustrato dal sindaco Glorioso e dal geometra Dino Gentile dell’Ufficio comunale ai Lavori pubblici.

«Con orgoglio, stiamo per consegnare alla città una grande opera pubblica – spiega il sindaco Glorioso – si mette fine a diverse criticità strutturali della trafficata arteria e con la rotatoria mettiamo in sicurezza, una volta per tutte, un punto centrale della strada. Viale Dei Fiori, in questo modo, si appresta a diventare un centro commerciale naturale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

Pubblicato

il

Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti