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Cronaca

Minacce e molestie rivolte via sms: stavolta la vittima è un uomo 50enne

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di Vittorio Fiorenza

Un uomo e una donna, entrambe di Biancavilla: protagonisti di una vicenda di minacce e molestie via sms. Ma questa volta la vittima non è lei, ma lui. È stato direttamente il pubblico ministero Raffaella Agata Vinciguerra della Procura della Repubblica di Catania a citare in giudizio la donna, una 45enne, con quelle accuse, a cui dovrà rispondere in udienza davanti al Tribunale.

molestie-smsSecondo il pm, l’imputata «con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, ha inviato numerosi sms, anche nelle ore notturne, all’utenza mobile della parte offesa, riportando frasi minacciose ed offensive come “bastardo, te la faccio finire male”.

Non solo. L’uomo avrebbe ricevuto da lei diverse telefonate, anche di notte, in maniera insistente e con petulanza, al punto da «arrecare molestia e disturbo», come riportato nella citazione in giudizio.

Da qui, la denuncia da parte della vittima, un 50enne, assistito dall’avv. Pilar Castiglia. L’udienza è prevista per il prossimo marzo.

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Cronaca

Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla

Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”

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© Foto Biancavilla Oggi

Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.

Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.

Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.

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