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A Biancavilla buoni spesa fino a 800 euro a famiglia: ecco come ottenerli

Requisiti, scadenze e modalità di presentazione delle domande per ottenere il beneficio

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© Foto Biancavilla Oggi

Via libera dal Comune di Biancavilla all’assegnazione di buoni spesa per l’acquisto di prodotti di prima necessità. Si tratta di alimenti, prodotti farmaceutici, prodotti per l’igiene personale e domestica, bombole del gas, dispositivi di protezione individuale, pasti pronti. A questi si aggiungono anche utenze domestiche di luce e gas e canoni di locazione di prima abitazione, limitatamente alle superfici abitative. Tutte le indicazioni sono pubblicate nel sito del Comune.

I buoni spesa/voucher e i pagamenti per singolo nucleo familiare hanno un valore unitario massimo di: 300 euro per un nucleo composto da una sola persona oppure 400 euro (due persone), 600 euro (tre persone), 700 euro (quattro persone), 800 euro (cinque o più persone).

Le risorse sono destinate prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna altra forma di reddito o alcuna altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza.

I requisiti per ottenere i buoni spesa prevedono che il beneficiario non percepisca alcun reddito da lavoro, non sia destinatario di un sostegno pubblico.

Istanze entro il 13 dicembre

Il modello di istanza con dichiarazione deve pervenire al Comune entro il 13 dicembre 2021, ore 14.00 e può provvedersi: prioritariamente a mezzo e-mail e/o Pec all’indirizzo: protocollo@comune.biancavilla.ct.it.  La mail dovrà riportare la dicitura “Buoni spesa Covid-19. Solo in caso di estrema difficoltà ad inviare e-mail / Pec, si può procedere mediante consegna a mano presso Ufficio Protocollo del Comune.

Il Comune di Biancavilla, inoltre, tramite avviso pubblicato anch’esso sul sito dell’ente, sta costituendo un elenco di esercizi commerciali. Sono quelli disponibili ad accettare i cosiddetti “buoni spesa”, per la fornitura di generi di prima necessità.

L’elenco degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa per l’accettazione dei buoni spesa, sarà pubblicato sul sito internet istituzionale del Comune di Biancavilla, periodicamente aggiornato sulla base delle adesioni pervenute.

Buoni spendibili entro il 31 marzo

I buoni sono spendibili entro il 31 marzo del 2022 salvo eventuali proroghe connesse allo stato dell’emergenza. I buoni sono personali, ossia utilizzabili esclusivamente dall’assegnatario del buono e, pertanto, non sono trasferibili, né cedibili a terzi.

La domanda degli esercenti dovrà essere inviata al Comune di Biancavilla unicamente tramite Pec al seguente indirizzo: protocollo@pec.comune.biancavilla.ct.it. Nell’oggetto dovrà essere riportata la seguente dicitura: “Adesione esercenti buoni spesa Covid-19”.

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Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

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Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

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