Cronaca
“Ambulanza della morte”, post di Andrea Scanzi: «Una pena sacrosanta»
Intervento del giornalista più “social” d’Italia, dopo la condanna all’ergastolo di Davide Garofalo
Anche Andrea Scanzi è intervenuto sul caso della “Ambulanza della morte” di Biancavilla. Il giornalista de “Il Fatto quotidiano” ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook (seguita da oltre 2 milione di utenti) con la foto di Davide Garofalo, condannato all’ergastolo per tre omicidi.
«Garofalo è stato appena condannato all’ergastolo. Una pena addirittura superiore a quella chiesta dall’accusa (30 anni). La prima Corte d’assise di Catania ha deciso –riporta Scanzi– per il carcere a vita per il 46enne, a conclusione del processo di primo grado per omicidio aggravato e estorsione aggravata dal metodo mafioso scaturito dall’inchiesta sulla cosiddetta “ambulanza della morte”».
«Una pena sacrosanta, con buona pace –sottolinea Scanzi– di quei fenomeni che si battono contro l’ergastolo ostativo (e quindi anche contro le battaglie di Falcone e Borsellino). La mafia è anche questo: ammazzare pazienti indifesi per tirarci su 200 euro. Vomito puro. Per dirla con Peppino Impastato, “una montagna di merd@”».
In meno di 24 ore, il post del giornalista (al primo posto tra i più social d’Italia) ha ricevuto quasi 120mila like, più di 6mila commenti e quasi 11mila condivisioni.
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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