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Cronaca

Nuova accusa di associazione mafiosa: un arresto eseguito dai carabinieri

Vincenzo Monforte era stato già condannato a 8 anni in riferimento all’operazione “Città blindata”

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Su disposizione della Procura di Catania, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò e della Stazione di Biancavilla, hanno arrestato il 34enne Vincenzo Monforte. Eseguita così una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo per il reato di associazione di tipo mafioso pluriaggravata.

Dalle indagini, coordinate dalla Dda di Catania, si sarebbe appurare -riferiscono i militari- come l’uomo, in concorso con altri, facesse parte del gruppo mafioso biancavillese.

I fatti contestati all’organizzazione, articolazione territoriale della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”, si riferiscono al periodo 2014-2017. Tipiche le caratteristiche di «forza intimidatrice del vincolo associativo  e della condizione di assoggettamento e di omertà conseguenti per commettere una serie indeterminata di delitti».

Il provvedimento restrittivo nei confronti di Monforte si fonda anche sulla recente sentenza di condanna a 8 anni di reclusione, relativa all’operazione “Città blindata”. Assolte le formalità di rito, il giovane si trova ora rinchiuso nel carcere “Bicocca” di Catania.

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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