Cronaca
Nuova accusa di associazione mafiosa: un arresto eseguito dai carabinieri
Vincenzo Monforte era stato già condannato a 8 anni in riferimento all’operazione “Città blindata”


Su disposizione della Procura di Catania, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò e della Stazione di Biancavilla, hanno arrestato il 34enne Vincenzo Monforte. Eseguita così una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo per il reato di associazione di tipo mafioso pluriaggravata.
Dalle indagini, coordinate dalla Dda di Catania, si sarebbe appurare -riferiscono i militari- come l’uomo, in concorso con altri, facesse parte del gruppo mafioso biancavillese.
I fatti contestati all’organizzazione, articolazione territoriale della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”, si riferiscono al periodo 2014-2017. Tipiche le caratteristiche di «forza intimidatrice del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà conseguenti per commettere una serie indeterminata di delitti».
Il provvedimento restrittivo nei confronti di Monforte si fonda anche sulla recente sentenza di condanna a 8 anni di reclusione, relativa all’operazione “Città blindata”. Assolte le formalità di rito, il giovane si trova ora rinchiuso nel carcere “Bicocca” di Catania.
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Cronaca
Sequestrata dai carabinieri un’officina abusiva: denunciato un 59enne
L’uomo dovrà restituire allo Stato anche 21.850 euro di reddito di cittadinanza già percepito


Denunciato in stato di libertà un 59enne biancavillese, con precedenti. Secondo quanto accertato dai carabinieri, deve rispondere di esercizio abusivo della professione, gestione e smaltimento illecito di rifiuti e indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Nello specifico, l’uomo, ufficialmente disoccupato, aveva allestito, senza alcuna autorizzazione, un’officina meccanica all’interno di un garage di proprietà del padre. Un locale situato in periferia. Occupata abusivamente anche parte della strada pubblica, utilizzata per parcheggiare, su carrelli elevatori e cavalletti, le autovetture da riparare.
Lungo la via in questione, i militari hanno quindi trovato diverse automobili, parzialmente smontate e con il cofano motore aperto, nonché un furgone con il cassone alzato, suddiviso in più pezzi.
All’interno del garage sono stati, invece, rinvenuti gli “attrezzi da lavoro” e molti rifiuti speciali, tra cui parti di motori di autovetture, oli e batterie esauste.
L’officina è stata, quindi, posta sotto sequestro e i veicoli in riparazione sono stati riaffidati ai proprietari, ignari che l’attività fosse irregolare.
Lo stesso carrozziere abusivo è stato, infine, deferito anche per aver illegittimamente incassato il sussidio pubblico del reddito di cittadinanza. Al riguardo, i carabinieri hanno proceduto, coordinandosi con l’Inps, all’immediata revoca del beneficio, con efficacia retroattiva, nonché all’avvio dell’iter di restituzione di quanto indebitamente ricevuto. Il 59enne, pertanto, dovrà riconsegnare alle casse dello Stato ben 21.850,00 € riscossi tra maggio 2019 e aprile 2023.
I cittadini residenti nella zona, che d’ora in poi potranno finalmente godere del decoro urbano ripristinato in quella via, hanno ringraziato i Carabinieri per il loro operato.


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