Connettiti con

Politica

Coronavirus, vertice comunale per attuare le misure del governo contro l’epidemia

Per i locali pubblici chiusura o disposizioni comportamentali, in discussione il mercato settimanale

Pubblicato

il

«Siamo al lavoro per affrontare al meglio, per quello che ci compete, l’emergenza del virus. Al Com, stiamo continuando a fare il punto della situazione e predisposto un’altra serie di interventi».

Lo dice il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, che al Centro Operativo Misto ha tenuto una riunione con l’assessore Francesco Privitera e personale del Comune, in riferimento all’emergenza coronavirus.

Le ultime misure decise dal governo per fronteggiare l’epidemia riguardano l’intero territorio nazionale e anche le amministrazione comunali sono chiamate a fare la propria parte.

Il primo cittadino, i vigili urbani e personale della protezione civile stanno notificando il decreto a tutti i titolari di pub, bar, ristoranti, sale gioco e centro scommesse, scuole di danza, palestre ed esercizi commerciali in genere con le disposizioni di chiusura o di condotte comportamentali, tese ad evitare assembramenti. Sospese tutte le attività culturali, sociali e sportive.

«Alla luce del decreto odierno –sottolinea, invece, Bonanno– è necessario che venga mantenuto il rispetto della distanza di almeno 1 metro all’interno di bar, punti di ristorazione, esercizi commerciali e luoghi pubblici. Sull’allestimento o meno del mercato settimanale, mi incontrerò con gli operatori. Stiamo continuando a predisporre le azioni di igienizzazione delle nostre strutture comunali. Andiamo avanti. Continuiamo a fare, tutti assieme, ogni cosa che è nelle nostre possibilità. Modificando di poco le nostre abitudini, possiamo cercare di mantenere la normalità delle cose».

Tutte misure che si aggiungono alla sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, che a Biancavilla sta coinvolgendo oltre 4000 alunni.

Per il resto, sul fronte sanitario, al momento non si registrano fatti di rilievo. Anzi, da questo punto di vista, il primo cittadino smentisce voci incontrollate ed infondate: «Confermo che è inutile creare allarmismi, semplicemente perché, ad oggi (e speriamo mai) non sussistono specifiche situazioni di pericolo. Così come è da irresponsabili mettere in giro audio costruiti ad hoc e fatti girare su whatsApp asserendo che vi siano infetti al Pronto Soccorso del nostro ospedale: siete degli incoscienti! Non c’è nulla di tutto questo. E mentre c’è chi scherza e fomenta terrore, noi abbiamo il dovere di lavorare al meglio».

Sulle fake news, il primo cittadino era intervenuto già nei giorni scorsi, smentendo voci di fantomatici contagi (con la diffusione dell’immagine di una prima pagina falsa dell’edizione online del Corriere della sera), che a nulla servono se non a creare un senso di insicurezza e confusione.

Le conseguenze non tardano ad arrivare, poi, sull’economia reale. A Biancavilla si registrano in ristoranti ed alberghi continue disdette di cerimonie e di prenotazioni: un calo considerevole, che, se dovesse continuare, rischierebbe un duro colpo ad un settore locale di eccellenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

Pubblicato

il

Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti