Cronaca
Un 40enne “cacciato” di nuovo per quel “vizio” di truffare gli anziani
Un “foglio di via” per un 40enne nativo di Biancavilla, residente ad Adrano, firmato dalla questore di Oristano, Giovanni Aliquò.
L’uomo, secondo quanto riferisce la stampa sarda, sarebbe una vecchia conoscenza di forze dell’ordine e tribunali per il suo curriculum di truffatore, in particolare di anziani. Ma avrebbe precedenti, in varie parti del territorio nazionale, pure per estorsione, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Sono stati i carabinieri di Neoneli, in quest’ultimo episodio, ad individuare l’uomo con fare sospetto.
La tecnica dell’uomo (non iscritto alla Camera di commercio e privo di partita Iva) è stata sempre quella di proporsi come riparatore domestico che, senza effettuare preventivo, a lavoro finito, pretendeva poi pagamenti esosi, soprattutto da anziani, nei confronti dei quali esercitava pressioni psicologiche.
Da qui, la decisione del questore di Oristano, che stabilisce il divieto per il catanese di fare ritorno per tre anni nei comuni di Neoneli e Ula Tirso. Un provvedimento che si aggiunge a quelli già emessi in passato per il 40enne a Sassari, Alghero, Porto Torres e Sorso, oltre che in provincia di Udine.
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Cronaca
Da una cicca di sigaretta all’incendio, soccorse due ragazze a Biancavilla
Intervento dei vigili del fuoco in un’abitazione di via Greco Sicula, nel quartiere “Cristo Re”
Una sigaretta che si pensava spenta nel posacenere finisce nella spazzatura, posta in sacchetti sul balcone, al primo piano di un’abitazione. Qualche minuto e si sprigionano fiamme e fumo. È accaduto in via Greco Sicula, a Biancavilla, nel quartiere della parrocchia Cristo Re.
Sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, che hanno messo in sicurezza i luoghi. Sul posto anche agenti della polizia locale.
Un’ambulanza del 118 con medico a bordo è stata chiamata per dare soccorso a due sorelle di 11 e 14 anni, le uniche che erano in casa. Avevano respirato i fumi e per precauzione si è preferito sottoporle all’esame medico. Per loro, comunque, nulla di grave. Non è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.
Quanto alla casa, al di là dei luoghi anneriti dal fumo, per fortuna resta agibile e quindi abitabile.
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