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Politica

Monte Calvario, interrogazione all’Ars della deputata Ersilia Saverino

Lavori fermi per adeguamento dei costi, ma già si è espresso il Collegio Consultivo Tecnico

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© Foto Biancavilla Oggi

Opere di bonifica in attesa a monte Calvario. O meglio, la fase del monitoraggio ambientale è stata completata. Adesso bisogna entrare nel vivo dei lavori. Un rallentamento, come appurato da Biancavilla Oggi, dovuto alla richiesta dell’impresa Rem di aggiornare i costi dei materiali e dunque rivedere anche l’importo dell’appalto. Questioni da dirimere che hanno portato l’azienda ed il Comune di Biancavilla davanti al Collegio Consultivo Tecnico (presieduto dal prof. Antonio Saitta). L’organismo si è espresso pochi giorni fa e il Comune ha già sollecitato l’impresa a procedere nei lavori.

Passaggi che hanno di fatto rallentato il cronoprogramma previsto. Nessun operaio, dunque, in questi mesi è stato visto nell’area di monte calvario né alcun mezzo in azione.

Il caso approda al Palazzo dei Normanni

Per queste ragioni, la deputata regionale del Pd, Ersilia Saverino, ha depositato un’interrogazione all’Ars: «Dopo un lunghissimo iter che ha portato, nel marzo 2023, all’avvio dei lavori di bonifica e messa in sicurezza dell’area di cava di monte Calvario, a Biancavilla, nel Catanese, le opere sono ferme. Si chiede dunque all’assessore al Territorio e ambiente della Regione siciliana quali siano le ragioni, il cronoprogramma dei lavori, se i ritardi nel loro completamento possano pregiudicare l’erogazione dei fondi statali e quali iniziative intenda assumere al fine di consentire la regolare prosecuzione dei lavori».

Nel documento, la deputata ricorda come nel 2001 c’è stato il riconoscimento come Sin (sito di interesse nazionale) a causa della contaminazione dovuta a una fibra cancerogena assimilabile all’amianto estratta dalla cava e con la quale sono state costruite le abitazioni di Biancavilla fin dagli anni ’50.

«L’esposizione a questo materiale – si legge nell’interrogazione – ha provocato tra gli abitanti della cittadina gravi malattie polmonari e molti decessi per mesotelioma pleurico. È stato calcolato che circa 4.300 abitazioni private siano da bonificare in quanto realizzate con i materiali provenienti dalla cava, con un costo che si aggirerebbe sui 150 milioni di euro. Le opere di bonifica, per il momento limitate all’area dell’ex cava, prevedono la realizzazione di un parco urbano di 25 ettari con copertura con terreno vegetale e piantumazione di alberi».

Sul progetto di bonifica «il costo delle opere è cofinanziato dal Ministero dell’Ambiente, per 12 milioni di euro, e dalla Regione per 5 milioni, dando attuazione all’Accordo di programma quadro sottoscritto nel 2020».

Intervento del presidente del Pd di Biancavilla

«Biancavilla necessita urgentemente della bonifica di Monte Calvario, non possiamo rischiare di vanificare anni di lavoro che hanno portato i finanziamenti dell’opera. Sono fiducioso che dopo l’intervento dell’on. Saverino si potrà fare chiarezza su un problema particolarmente sentito dalla comunità».

Sulla tematica interviene così anche il presidente del circolo del Pd di Biancavilla, Alfio Distefano.

«Le amministrazioni passate – aggiunge Distefano – hanno fatto un grande lavoro culminato nel novembre 2017 con il decreto ministeriale di 12 milioni di euro per finanziare la trasformazione dell’ex area di cava in un parco a verde. Quei risultati non possono essere pregiudicati da inerzia, indifferenza e slogan propagandistici».

«Pertanto –conclude Distefano – dopo le passerelle del febbraio scorso, in piena campagna elettorale, chiedo all’assessore regionale ed all’amministrazione comunale se i ritardi sui lavori possano pregiudicare i fondi erogati dal ministero e dalla stessa Regione Sicilia, per un opera tanto importante e fondamentale per la nostra città».

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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