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Cronaca

Giovane aggredito da un cane: ferite profonde ad un avambraccio

Il fatto è accaduto in zona “Badalato”, il malcapitato è stato medicato all’ospedale “Cannizzaro”

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Un ragazzo di Biancavilla è stato aggredito da un cane, in zona Badalato, a Biancavilla. La segnalazione è stata fatta al comando della polizia municipale. A causa delle ferite, il malcapitato è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Dopo un primo intervento, il trasporto all’ospedale “Cannizzaro”.

In particolare, come verificato da Biancavilla Oggi, il giovane ha riportato profonde ferite ad un avambraccio, che hanno comportato problemi di mobilità della mano. I medici hanno applicato dei punti di sutura e medicato.

Non è stato necessario, per fortuna, il ricovero. Ma è stato preso in carico dalla divisione di Chirurgia plastica della struttura sanitaria catanese. Nei prossimi giorni, dopo questo primo tarttamento, sarà sottoposto a nuova visita e valutare terpapie chirurgiche ed uso di antibiotici, come da protocollo.

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Cronaca

La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla

Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

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Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.

Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.

I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.

La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.

Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.

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