Connettiti con

Politica

Nessun emendamento, ok al bilancio e al piano contro gli evasori dei tributi

Assunzione di personale, lavori pubblici, riduzione dei debiti: l’atto è stato approvato con 12 sì e 1 no

Pubblicato

il

Via libera dal Consiglio Comunale di Biancavilla – con 12 voti favorevoli e 1 contrario del Pd – al Bilancio di previsione. Lo strumento finanziario si caratterizza per alcuni punti qualificanti: personale, opere pubbliche, riduzione dell’indebitamento e lotta all’evasione tributaria. Mantenuti tutti i servizi alla persona in particolar modo per i cittadini meno abbienti.

Previsti fondi per nuove assunzioni di personale, scelta che si muove sulla scia della stagione concorsuale aperta nel corso del primo mandato dall’amministrazione Bonanno. Vengono portati a 36 ore i contratti degli “articolisti” alle dipendenze del Comune. Una scelta fortemente voluta dall’amministrazione e dalla maggioranza che la sostiene per dare dignità lavorativa ad un’ampia platea di lavoratori comunali.

Confermato il percorso virtuoso di riduzione dell’indebitamento dell’ente, sebbene nei bilanci 2023 e 2024 si impone un sacrificio relativo all’erogazione dei servizi a causa del piano di rientro che prevede il pagamento dei debiti dell’energia elettrica degli anni 2011/2012 e 2013.

Fondi sono stati previsti per le opere pubbliche cittadine, molte delle quali già avviate: strade, piazze e scuole.

L’assemblea cittadina, inoltre, ha impegnato l’amministrazione ad attuare un piano contro l’evasione tributaria, promuovendo il condono fiscale che permette ai cittadini morosi di sanare situazioni pendenti relative a tributi come Tari, Imu e tariffa idrica. Nei casi estremi, dopo l’ultima “chiamata” del condono, si procederà alla riscossione coattiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

Politica

Il sindaco Bonanno ricorda il 25 Aprile, ma dimentica la parola “fascismo”

Il presidente del Pd, Alfio Distefano: «Così si rischia di snaturare il significato di questa ricorrenza»

Pubblicato

il

Un momento della commemorazione dello scorso anno

«Nella Giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione, i valori democratici vanno affermati con nettezza e nel fare ciò bisogna esprime l’avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari che restringono la libertà. La celebrazione della nostra ritrovata libertà deve aiutarci a comprendere e rafforzare il ruolo dell’Italia nel mondo come imprescindibile baluardo di democrazia. Viva la libertà, Viva la democrazia, Viva l’Italia».

Con queste parole, il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato la ricorrenza della Liberazione. Ma, come accaduto anche in anni precedenti, non ha pronunciato la parola “fascismo”. C’è il riferimento ad una generica «avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari», ma senza citare il dato storico della caduta della dittatura di Mussolini e della cacciata dei nazisti di Hitler. Dettaglio che non è passato inosservato. Un atteggiamento peraltro in linea con quello della presidente Giorgia Meloni e della sua maggioranza. Ma si può celebrare la Liberazione, omettendo di ricordare l’occupazione nazifascista?

L’intervento di Alfio Distefano

Così, a margine del 25 aprile, è il presidente del Partito democratico di Biancavilla, Alfio Distefano, ad affidare ad una nota stampa la sua riflessione.

«Le parole – scrive Distefano – rischiano di snaturare il profondo significato di questa ricorrenza, strumentalizzandola in modo inaccettabile. Il 25 aprile non è, come affermato dal sindaco e da parte della sua giunta, una semplice giornata commemorativa dei caduti di tutte le guerre o una celebrazione generica contro i regimi totalitari. Si tratta, piuttosto, di una data ben precisa che segna un momento fondamentale nella storia del nostro Paese: la liberazione dal regime nazifascista, avvenuta nel 1945 grazie al sacrificio dei partigiani e all’impegno congiunto di tutte le forze antifasciste. È un giorno in cui dovremmo riflettere sul coraggio e la determinazione dei partigiani italiani che, con grande sacrificio e rischio personale, lottarono per l’ideale di libertà e democrazia».

Distefano sottolinea ancora che «celebrare il 25 aprile significa non solo onorare la memoria di chi ha combattuto e dato la vita per la libertà, ma anche riaffermare con forza i valori antifascisti che sono alla base della Repubblica Italiana. Valori che, come recita la nostra Costituzione, ripudiano la guerra e la violenza e pongono al centro la tutela dei diritti umani e la democrazia».

«Distorsione della memoria storica»

«Ritengo inaccettabile – specifica il presidente del Pd – che i rappresentanti delle istituzioni, come Sindaco e Giunta comunale, possano mettere in discussione il significato profondo del 25 aprile, alimentando una pericolosa distorsione della memoria storica, dove tale strumentalizzazione rischia di offendere la memoria di chi ha combattuto e di minare i valori stessi su cui si fonda la nostra democrazia».

Da qui, dunque, la richiesta di Distefano rivolta agli amministratori comunali ad «impegnarsi a promuovere una corretta e consapevole celebrazione del 25 aprile, commemorare questa giornata con il rispetto che merita e che sia occasione di riflessione e di riaffermazione dei valori antifascisti che uniscono l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti